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Allarme smog in Toscana ma in Valdarno è impossibile verificare l’inquinamento. La centralina di Incisa è spenta da anni

Da diversi giorni ormai la vallata è immersa nella nebbia. Un fenomeno atmosferico suggestivo e non certo nuovo dalle nostri parti. Come dire, i valdarnesi ci sono abituati. Ma questo, oltre a creare difficoltà negli spostamenti data la scarsa visibilità, crea anche un altro problema, quello dello smog. Le cronache nazionali ci raccontano di città e località dove lo sforamento dei PM10 è preoccupante, per cui le amministrazioni locali decidono per misure di contenimento come per esempio la circolazione dei mezzi a targhe alterne. Ma qui, in Valdarno, com’è la situazione? Non è possibile saperlo perchè non c’è una centralina di rilevamento. L’apparecchio  posizionato ad Incisa è spento da anni, esattamente dal 2013, così non possiamo conoscere il  livello di smog della vallata.Qualche settimana  fa in Regione è stato deciso che  i comuni  dovranno elaborare i PAC cioè Piano di Azione Comunale. Fra i 63 comuni toscani che dovranno redigere i PAC ci sono anche quelli del Valdarno, nello specifico Figline Incisa, Montevarchi, Reggello, San Giovanni e Terranuova. Intanto però non possiamo sapere che cosa esattamente respiriamo. E sicuramente la nostra zona non si può classificare fra quelle a basso a rischio, data la presenza consistente di fabbriche e arterie importanti, come per esempio l’Autostrada che attraversa tutto il Valdarno. Speriamo quindi in un repentino cambio delle condizioni metereologiche.

 

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