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Commercio in Valdarno, tra regali e saldi

Si tireranno le somme solo dopo l’Epifania, ma già ora si registrano alcuni segnali positivi per le vendite sotto l’albero. Partiti lenti, gli acquisti sembrano aver segnato, in generale, una ripresa. I settori più gettonati, secondo il costume che si è affermato negli anni della crisi, profumeria, articoli per la casa, hi-tech e gadget. Dentro i pacchetti quasi sempre piccoli pensieri per non dimenticarsi della festa e tener d’occhio il portafoglio. E i giocattoli, che non tramontano mai, perché Babbo Natale non ha potuto davvero deludere i bimbi nella ricorrenza più attesa. Torna a crescere la fiducia nel futuro? “E’ presto per dirlo – afferma Roberta Soldani, delegata Confcommercio di Montevarchi – e per i bilanci definitivi dovremo attendere la metà di gennaio. Il momento resta difficile ma è una inversione di tendenza incoraggiante”. Tutto pronto, intanto, per la scadenza del 5 gennaio quando partiranno i saldi. Le aspettative degli operatori sono buone: “L’inverno finora molto caldo ha rallentato le vendite dei capi e delle calzature pesanti, questi primi giorni di freddo dovrebbero smuovere gli acquisti”, spiega il presidente provinciale di Federmoda Confcommercio Paolo Mantovani, “il Natale non è stato brillante per il nostro settore, ma chi aveva cose giuste l’ha vendute così in media abbiamo retto il confronto con il Natale 2014. In generale, nel 2015 la vera ripartenza non c’è stata, ma almeno la discesa degli ultimi anni è rallentata o si è addirittura fermata”. Secondo la Confcommercio aretina, il budget destinato ai saldi dovrebbe restare lo stesso dello scorso inverno, ovvero circa 396 euro a famiglia, comunque superiore di 4 euro rispetto al 2014.

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