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Parla per la prima volta Lorenzo Rosi. “Sono entrato in un tritacarne. Non ho mai avuto conflitti di interesse”

Ha affidato alle colonne del quotidiano “La Nazione” il suo sfogo e la sua pur breve ricostruzione dei fatti. Lorenzo Rosi, valdarnese, ex presidente di Banca Etruria, per la prima volta dalla deflagrazione del caso banche, è uscito pubblicamente allo scoperto, alla luce anche della perquisizione avvenuta questa settimana all’interno di una cooperativa, La Castelnuovese, di cui è stato a capo per alcuni anni. “Non so come uscire da questo tritararne”, ha detto, amareggiato, Rosi, che ha poi specificato in quali delle società perquisite è coinvolto. So tratta appunto de La Castelnuovese e delle due società legate alla realizzazione dell’outlet di Pescara, ovvero la Città Sant’Angelo Outlet Village spa e la Città Sant’Angelo Sviluppo spa. ” Ma non ho alcun conflitto d’interesse – ha aggiunto – e una volta eletto nel cda di Banca Etruria ho sempre dichiarato tutte le sigle nelle quali avevo incarichi. Per quanto riguarda la Castelnuovese la linea di credito concessa da Banca Etruria alla copperativa risale al 1970. All’epoca avevo quattro anni, fate voi. Se prendiamo poi in esame Outlet Village – ha continuato Rosi – l’affidamento è stato concesso il 13 marzo 2009, quando ero consigliere di amministrazione con Elio Faralli presidente. In quella seduta ho dichiarato, sulla base dell’articolo 136 del testo unico bancario, secondo il quale l’amministratore deve dare comunicazione se detiene ruoli in altre società, che ero appunto interessato al fido. Il cda votò all’unanimità. Per quanto riguarda infine Città Sant’Angelo Sviluppo – ha concluso l’ex presidente dell’istituto di credito aretino – il fido è antecedente, la concessione risale al 22 ottobre 2008. Anche in quel caso, dopo la mia dichiarazione, il consiglio di amministrazione votò all’unanimità”. Rosi ha poi voluto ricordare che la cooperativa Castelnuovese è in bonis, non ha cioè lasciato sofferenze o incagli e si è detto sereno, anche se non tranquillo. “Tranquillità è una parola grossa con tutto ciò che mi sta ingiustamente cadendo addosso. Però sono assolutamente sereno e ho piena fiducia nell’operato della magistratura”.

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