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“Mia suocera di 88 anni con la frattura del femore in attesa dell’intervento…”. Dure accuse di Ciari al sistema sanitario

Ancora accuse al sistema sanitario toscano. Questa volta con una testimonianza diretta, quella del responsabile nazionale sanità della Lega Nord, il valdarnese Costantino Ciari, che ha raccontato un’esperienza vissuta lo scorso fine settimana, non prima di aver ribadito la professionalità dei medici e del personale dell’ospedale, che mostrano dedizione e umanità lavorando, secondo Ciari, in condizioni non consone. L’esponente del Carroccio, il 10 gennaio scorso, ha accompagnato la suocera, di 88 anni, all’ospedale Serristori, dove le è stata diagnosticata una frattura del femore. “Le è stato proposto il ricovero nel reparto chirurgico – ha detto Ciari – , ma l’ortopedico sarebbe entrato in servizio solo ieri. A quel punto ho chiesto il trasferimento in un reparto ortopedico, ma le procedure non lo prevedevano. Mi sono quindi messo in contatto con l’ortopedia di Montevarchi – ha aggiunto il leghista – . C’era posto, ma per trasferirla era obbligatoria una dimissione volontaria e occorreva poi pagare l’ambulanza per portarla a Montevarchi. La Regione e la ASL hanno deciso così . Mia moglie a quel punto ha firmato e ha pagato e ieri mattina mia suocera è stata operata a Montevarchi”. Ciari ha parlato senza mezzi termini di vicenda vergognosa, ricordando che le fratture di femore, per assicurare una completa guarigione e per la funzionalità della deambulazione, devono essere operate entro 48 ore, così come prescritto dai Livelli Essenziali di Assistenza. “. Di questi Livelli – ha aggiunto – si riempiono la bocca l’assessore Saccardi e il Governatore Rossi e li sbandierano a destra e a manca. Questo episodio dimostra invece che se non hai un parente medico che sa come stanno le cose la salute te la scordi. E’ vergognoso inoltre che un ospedale plurisecolare come il Serristori sia ridotto così”. Il responsabile sanitario della Lega Nord ha poi voluto ringraziare, per l’impegno e la dedizione, i medici e gli infermieri dei due presidi.

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