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Bekaert, in via di applicazione l’accordo raggiunto a dicembre. In primo piano la questione degli esuberi

Dopo l’accordo raggiunto a dicembre 2015  e dopo le assemblee dei lavoratori, che con un referendum interno allo stabilimento di Figline hanno dato il via libera all’accordo stesso, la dirigenza della Bekaert sta iniziando a gestire e a comunicare ai dipendenti quanto concordato con le rappresentanze sindacali il mese scorso presso la sede di Confindustria . Quello che crea maggiore preoccupazione fra i lavoratori è la questione degli esuberi, che secondo Bekaert sono 53. L’accordo prevede il ricorso alla mobilità interna, corsi finalizzati alla riqualificazione professionale, incentivazione del part-time ove possibile. É previsto il ricorso alla cassa integrazione straordinaria per un anno a cui seguirà la mobilità. Saranno privilegiate le uscite volontarie seguite da quelle dei lavoratori che maturano i requisiti pensionistici entro il 2020.Qualora non si raggiunga il numero di eccedenze l’azienda si è resa disponibile ad applicare quanto previsto dall’articolo 4 della Legge Fornero per un massimo di tre lavoratori e ad attivare un servizio di outplacement. Questo avrà l’obiettivo di offrire ai lavoratori che si renderanno disponibili ad aderirvi, una proposta lavorativa nel territorio con una retribuzione non inferiore al 75% dell’attuale.Già da qualche giorno ai lavoratori previsti in esubero vengono comunicati i termini dell’accordo e quindi, in buona sostanza, viene loro detto quello che dovranno attendersi da ora in avanti, in primis la cassa integrazione straordinaria per un anno e quindi la mobilità. Questa fase è innegabile che sta creando preoccupazione e qualche tensione fra i dipendenti . Una fase delicata che porterà ad una completa trasformazione di uno stabilimento fra i più importanti della vallata.

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