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I dieci iscritti del Pd di Montevarchi tornano alla carica. “L’assemblea ha accolto solo la disponibilità di Grasso alla ricandidatura”

A 24 ore di distanza dal botta e risposta all’interno del Partito Democratico di Montevarchi, tornano a parlare gli esponenti del Pd usciti allo scoperto. Si tratta, in questo caso, di coloro che fanno parte dell’assemblea del partito, ovvero Alessandro Bencini, Francesca Neri, Stefano Brogi, Giovanni Rossi e Simone Tartaro, che hanno annunciato di non riconoscersi nella ricostruzione dei fatti del segretario dell’Unione Comunale Luca Agnolucci, in riferimento alle decisioni assunte dall’assemblea del partito il 27 ottobre scorso. Agnolucci, infatti, ha affermato che, in quell’occasione, è stata deliberata all’unanimità la ricandidatura del sindaco Grasso. “In realtà – hanno detto Bencini&C. – in quella sede fu trovata una mediazione tra tre punti specifici”. Fu dato un giudizio complessivamente positivo sulla legislatura, pur tra luci e ombre, tenendo conto anche delle difficoltà oggettive in cui sono chiamati a lavorare oggi gli enti locali. In secondo luogo fu ribadita la necessità di una ricomposizione politica all’interno del centro sinistra, superando le divisioni esistenti. “L’assemblea – hanno aggiunto i firmatari del documento – si limitò quindi ad accogliere la disponibilità alla ricandidatura del sindaco Grasso, sottoponendola alla valutazione delle altre forze della costituenda coalizione, ma senza considerarla una candidatura definitiva”. Insomma, secondo i rappresentanti del partito, non è vero che l’attuale primo cittadino è il candidato del Pd. Il terzo punto affrontato è legato alla selezione della candidatura. “L’assemblea – si legge ancora nella nota – dette la sua disponibilità a concordare il metodo con le altre forze del centro sinistra, ivi compresa la possibilità di ricorrere alle primarie di coalizione. Di questo dispositivo verbale – hanno concluso – si rese garante, in quella sede, lo stesso segretario provinciale Dindalini, che potrà certamente confermarlo. Ci auguriamo quindi che la stesura del verbale rispecchi quando effettivamente deliberato”.

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