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Rignano, il Partito Democratico auspica la fusione del comune con Pontassieve e Bagno a Ripoli

All’indomani della firma del protocollo di intesa sottoscritto dai comuni di Bagno a Ripoli, Pontassieve e Rignano, bando che prevede  lo scambio ed il coordinamento dei servizi di informazione, formazione e supporto relativi all’uso delle risorse comunitarie e siglato dai tre primi cittadini, oggi arriva la nota del PD rignanese che vuole ribadire il concetto: occorre andare verso la fusione.
Il documento, a firma del sindaco di Rignano Daniele Lorenzini,del capogruppo PD Paolo Nannoni e di Antonio Ermini della segreteria del partito, recita le testuali parole: ” in un momento come questo, ricco di idee e proposte per realizzare nuovi assetti istituzionali al fine di valorizzare i nostri territori e fornire ai cittadini servizi migliori a costi più contenuti, accogliamo con piacere l’iniziativa del Partito Democratico di Pontassieve che vede uniti Sindaco, Capogruppo e Segretario.Crediamo che l’esperienza dell’Unione dei Comuni, tappa significativa nel percorso di crescita e condivisione di obiettivi,  e nella quale Rignano non ha mai fatto venir meno il proprio contributo, sia giunta al termine.Progettare il futuro, condividere esperienze, collaborare attivamente alla realizzazione di un progetto ambizioso che porti vantaggi reali alla cittadinanza nel rispetto dei rispettivi ruoli e tradizioni è sicuramente una sfida che ci affascina.Abbiamo sempre lavorato, e continueremo a farlo, per costruire qualcosa di importante. Lo faremo adesso con maggior convinzione considerando che l’invito a fare scelte come quelle di una fusione intelligente fra Comuni diversi arriva dal Partito Democratico e da quanto adesso rappresenta per l’Italia.”

“Siamo e saremo disponibili ad iniziare un dialogo  termina la nota- un percorso che ci porti a realizzare un progetto che dia nuovo slancio ai nostri territori, in un futuro di rapporti e confronti ricchi di benefici sia sotto l’aspetto delle infrastrutture, come anche della socialità e della cultura con Firenze e tutta la città metropolitana.”
Il messaggio è dunque chiaro: si va profilando all’orizzonte una nuova fusione nell’area metropolitana fiorentina. Il percorso, almeno quello politico, è dunque iniziato.

 

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