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Rapina al compro oro. Restano in carcere i responsabili. Uno era stato liberato il giorno prima del colpo.

Era stato scarcerato il giorno prima del colpo al compro oro di via Trento e Trieste di Arezzo uno dei tre malviventi rumeni, due uomini e una donna residenti in Sardegna, che martedì scorso sono finiti nella rete di Carabinieri di Levane e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Giovanni Valdarno. Lo avevano fermato nel capoluogo di provincia domenica scorsa gli agenti della Polizia di Stato durante un controllo organizzato proprio per rintracciare auto sospette e possibili topi di appartamento. La BMW, poi utilizzata per la rapina, era incappata nel posto di blocco e dalla banca dati era emerso che uno dei tre giovani a bordo, un ventiquattrenne, era sottoposto alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Olbia, emesso nell’ottobre del 2014 dal Tribunale di Tempio Pausania, e per questo era finito nella cella di sicurezza della Questura a disposizione della magistratura. Il tempo dell’udienza ed era tornato libero ma, invece di riattraversare il Tirreno, si era aggregato ai connazionali per assaltare il negozio, legare la titolare e cercare di dileguarsi con preziosi per circa 40 mila euro. Oggi il giudice del Tribunale aretino, considerata la pericolosità del trio, ha convalidato l’arresto e disposto la custodia in carcere. Nel frattempo i militari valdarnesi hanno fatto scattare ulteriori denunce per possesso di grimaldelli e nei confronti del recidivo quella per il mancato rispetto del foglio di via obbligatorio.

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