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Servizio mensa a San Giovanni. Il comune. “Complicato prevedere una merenda e una colazione aggiuntiva”

Il servizio mensa a San Giovanni Valdarno ancora al centro dell’attenzione. E’ di qualche giorno fa la richiesta di rimborso presentata da alcune famiglie per il mancato rispetto del capitolato. A firmarla 39 famiglie di bambini che frequentano la scuola materna del plesso del Doccio, contrariate per la mancata somministrazione di merenda o colazione per i bambini. Martedì scorso, anche alla luce delle ultime polemiche, si è tenuto un incontro tra i rappresentanti dei comuni di San Giovanni Valdarno e Cavriglia e le aziende raggruppate in ATI che gestiscono la refezione scolastica. Argomento all’ordine del giorno, la possibilità di fornire una colazione o una merenda aggiuntiva al pranzo servito alle mense comunali. Un servizio che però, questo quanto emerso, non potrà essere erogato a causa di una serie di problematiche. Al momento della fornitura, intanto, si prospetterebbero due scenari: il primo è quello di interrompere l’attività didattica, togliendo quindi tempo-scuola; il secondo è quello di creare una sorta di discriminazione, durante l’intervallo mattutino, fra gli utenti che fruiscono del servizio e quelli che non ne fruiscono. “Per quanto riguarda poi la distribuzione – ha aggiunto l’amministrazione comunale di San Giovanni Valdarno – , questa verrebbe a coinvolgere gioco forza anche il personale scolastico, spostando su di esso una parte di responsabilità non indifferente, ad esempio in merito alle intolleranze e allergie alimentari”. Queste motivazioni hanno quindi spinto il comune e i gestori del servizio, fin dall’avvio della stagione scolastica, a non fornire la colazione merenda, una soluzione ritenuta in linea con la tradizione decennale di San Giovanni. Si è scelto quindi di sostituire questa fornitura con iniziative alimentari da tenersi durante l’anno scolastico e sempre a vantaggio di tutti gli utenti del servizio mensa. Viligiardi&C. si sono comunque mostrati disponibili a dialogare con le famiglie, anche se non è mancata una stilettata a parte degli utenti che hanno richiesto il rimborso. “Il 70% di loro – ha infatti annunciato l’esecutivo – risulta essere, con nostro profondo rammarico, moroso”. Per quanto riguarda, infine, la riduzione delle tariffe mensa per l’anno scolastico 2016/2017, la giunta ha già deliberato in merito.

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