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San Giovanni e il caso mensa. I genitori rispondono alle accuse di morosità. “Solo demagogia”

Ancora polemiche sul servizio di refezione scolastica a San Giovanni. Dopo la lettera che alcuni genitori hanno inviato al comune, chiedendo il rimborso per il mancato rispetto del capitolato, e la risposta dell’amministrazione comunale, che tra le altre cose ha accusato il 70% di coloro che hanno firmato il documento di essere morosi, è arrivata la controreplica di alcune famiglie dei bambini che frequentano la materna del Doccio. La precisazione fornita dalla giunta Viligiardi è stata ritenuta deludente. “Siamo molto arrabbiati – ha detto Daniele Marzi, in rappresentanza dei genitori – perché un’amministrazione che ha a cuore i bisogni dei cittadini non può, e non deve, rispondere ad un legittima richiesta presentata da 39 famiglie, insinuando livelli di morosità elevatissimi”. Entrando poi nello specifico, Marzi ha poi ricordato che il pagamento del servizio mensa viene effettuato tramite una tesserina ricaricabile e i pasti vengono addebitati giornalmente a consumo. ” Cosa vuol dire essere moroso? – Si sono chiesti i firmatari del documento – . Magari avere la tesserina con un debito di 20 o 30 euro perché ci siamo dimenticati di andare a ricaricare o perché non ci siamo accorti che siamo andati in rosso?”. Qualche volta, vuoi per disattenzione o anche per mancanza di tempo, qualcuno si può essere dimenticato di ricaricare la card, ” ma questo non vuol dire essere per forza un evasore”. Il rappresentante dei genitori ha tra l’altro sottolineato che non sono state specificate le somme di queste morosità e non c’è stato alcun riferimento agli importi già pagati per i pasti ancora non corrisposti. ” Non è giusto! Non è tollerabile un uso così scaltro della demagogia solo per distogliere l’opinione pubblica dal vero problema, il mancato rimborso di una prestazione dovuta e non corrisposta – hanno tuonato le famiglie coinvolte . E comunque, se poi tali morosità fossero così evidenti, è ciò dimostrerebbe l’incapacità di gestire le riscossioni, chi di dovere ha l’obbligo di recuperare il dovuto senza fare alcuna allusione nei confronti di chi rivendica un proprio diritto”. Marzi ha poi fatto riferimento ad un recentissimo incontro con la commissione mensa, nel corso della quale sarebbe emersa la possibilità di fornire frittelle ai bambini per Carnevale per compensare il dovuto. “Se le merende, come indicato nel comunicato del comune, non vengono fornite anche per eventuali problemi di allergie e/o intolleranza dei nostri bimbi, le frittelle di carnevale sono immuni da tali rischi? – Si sono chiesti i genitori – . Oltre che delusi e arrabbiati, ci sentiamo amaramente presi in giro”.

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