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San Giovanni. Non si placano le polemiche sul servizio mensa. Intervengono le opposizioni

“ I problemi logistici legati all’applicazione del capitolato della mensa scolastica dovevano essere affrontati prima dell’avvio della stagione scolastica”. Parte da questo presupposto la lista “Cresce San Giovanni” per affrontare nuovamente un tema che in questi giorni sta animando il dibattito nella città di Masaccio. Quello legato al servizio di refezione scolastica, alla luce delle lamentele di alcuni cittadini, che hanno chiesto anche il rimborso, e della risposta della giunta Viligiardi. Il gruppo consiliare di opposizione , dopo aver sottolineato di essere stato il primo a sollevare la questione, grazie ad un’interrogazione della consigliera Catia Naldini, ha ribadito alcuni concetti. “L’amministrazione comunale – ha detto il movimento civico – non può giustificare il gestore per il mancato rispetto del capitolato. Inoltre, quando sono stati inseriti, all’interno del bando di gara, alcuni servizi, come le merendine e le colazioni, si presume che il comune si sia organizzato per attuarli. Certo è – ha aggiunto Cresce San Giovanni – che l’ente deve essere comunque in grado di controllare l’attuazione di quanto previsto e regolarsi di conseguenza”. Carbini&C. si sono poi schierati dalla parte dei cittadini, ribadendo che la giunta non può non accogliere le loro istanze e prevedere il rimborso in caso di servizi concordati e non erogati. Sul tema della morosità, la lista d’opposizione ha ricordato infine come il comune sia legittimato a procedere con il recupero dei crediti, “ma rammaricarsi che il 70% dei genitori che hanno chiesto il rimborso risulta essere moroso ci pare solo un modo per screditare chi reclama un proprio diritto”. Ad intervenire sullo spinoso argomento anche il gruppo consiliare “Per un’Altra San Giovanni”, che ha analizzato la questione partendo da lontano e criticando la politica dell’amministrazione Viligiardi, che in tema di refezione scolastica è stata figlia di scelte sbagliate. Vedendo all’oggi e, nel caso specifico, alla mancata erogazione della merenda, secondo Pia e Martellini le giustificazioni portate dalla giunta, che potevano anche avere una loro logicità, sono state di fatto un’ammissione di colpa ancor più grave. Infatti se era chiaro che quella prestazione non poteva essere corrisposta, chi aveva redatto il capitolato e, soprattutto, chi lo aveva approvato doveva rendersene conto prima. “Ma in comune – si sono chiesti i rappresentanti della minoranza – si appaltano i servizi con capitolati standard, oppure sarebbe opportuno redigerli adattandoli alle esigenze della nostra comunità?”. Riguardo poi al sistema delle carte prepagate, Per un’Altra San Giovanni ha proposto innanzitutto di togliere la commissione del 2% sui pagamenti online “che di fatto costringono gli utenti a doversi recare al Punto Amico o nelle farmacie comunali” e di cambiare comunque il sistema, facendo pagare mensilmente alle famiglie solo i pasti consumati, senza dover per forza “anticipare” una prestazione non ancora erogata.

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