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Vaccini a domicilio nella Sud Est. Iniziato il programma per la seconda dose degli estremamente vulnerabili

Nel territorio della Asl Toscana Sud Est sono 1200 i soggetti estremamente vulnerabili vaccinati a domicilio, seguiti costantemente dai propri medici ed in carico ai reparti specialistici degli ospedali. In provincia di Arezzo sono 584 e da più di un anno sono chiusi in casa per proteggersi. Oggi, però, iniziano a vedere la luce in fondo al tunnel perché a 28 giorni dalla prima dose effettuata a fine marzo con il vaccino Moderna, i team Usca, dal 23 aprile scorso, hanno iniziato la somministrazione della seconda dose. E così sarà fino al 9 maggio. “Le squadre Usca – ha detto il Direttore Generale della Usl Tse Antonio D’Urso – si sono rivelate un’esperienza estremamente positiva, un nuovo ed efficace modello di assistenza sanitaria territoriale che vorremmo portarci anche nel futuro”.

Sono impegnati in questa delicata operazione decine di medici ed infermieri in tutta la Usl Toscana Sud Est. Ogni squadra è composta da un medico ed un infermiere ed è in grado di somministrare a domicilio circa 25 vaccini al giorno, se in ambito urbano, circa 15 se in zone rurali. La procedura è codificata e molto rigorosa. Il primo contatto con il paziente avviene tramite telefono qualche giorno prima, poi al momento della visita il medico dialoga con lui ma anche con il caregiver o convivente, per verificare le condizioni della persona, e capire se in queste settimane si sono presentati sintomi o si sono verificati problemi di salute.
Poi si passa alla somministrazione, dopodichè i sanitari rimangono assieme al paziente per almeno 15 minuti per controllare eventuali reazioni alla somministrazione. La vaccinazione domiciliare è normata da una delibera della Giunta Regionale Toscana, la 268/22 marzo 2021, dove sono state indicate sia le indicazioni pratiche che la composizione delle squadre.

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