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I geologi di Geotecnologie in Arabia a supporto di un progetto per realizzare una nuova ferrovia in mezzo al deserto

Il Centro di Geotecnologie di San Giovanni Valdarno continua ad essere un fiore all’occhiello per l’intero territorio. E una fucina di nuove professionalità che si stanno facendo conoscere ed apprezzare anche al di fuori dei confini nazionali. E’ di queste ore, infatti, la notizia che i geologi che lavorano all’interno dell’ateneo stanno portando avanti un progetto di rilevanza mondiale. Si trovano infatti in Arabia per conto di Italferr, la società di Ingegneria delle Ferrovie dello Stato, che dal 2012 è impegnata nella realizzazione di una nuova ferrovia ad alta velocità attraverso il deserto arabico, uno dei più inospitali della Terra. Un impegno di grande responsabilità, anche per la complessità dell’infrastruttura. La strada ferrata, infatti, si svilupperà per oltre 1.200 km e unirà le città di Jeddah sul Mar Rosso e Jubayl sul Golfo Persico, attraversando l’intera penisola araba. Non è la prima volta che i professionisti del Centro di Geotecnologie, legato all’Università di Siena, prendono parte ad un’esperienza lavorativa in Arabia. In questo caso, però, sono a fianco di un colosso come Italferr, società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, che opera sul mercato italiano e internazionale nel campo dell’ingegneria dei trasporti ferroviari. I geologi valdarnesi assicureranno infatti competenze specifiche nella supervisione delle indagini geognostiche e geotecniche e nello studio delle problematiche geologiche e geomorfologiche legate a questi particolari ambienti, notoriamente aridi. I treni, infatti, sfrecceranno attraverso aree desolate che presentano non poche criticità e che necessitano di studi approfonditi prima di essere destinati a nuove infrastrutture. Le morfologie desertiche vanno dalle zone di hammada roccioso con enormi crateri vulcanici, dove affiorano le antichissime rocce dello scudo arabo, alle grandi distese di dune, fino ad arrivare alle impervie zone montuose con rupi calcaree del Paleozoico e Mesozoico scavate dagli spettacolari canyon del centro Arabia. Senza dimenticare le immense e piatte distese di serir. Ma chi opera all’interno di Geotecnologie non si spaventa di fronte a questi ostacoli. L’ateneo è infatti attivo, da sempre, in importanti progetti all’estero e i ricercatori impegnati hanno maturato esperienze di alto livello superando anche difficoltà legate agli ambienti esterni.

 

Nella foto Francesco Bianco e Filippo Bonciani, i geologi di Geotecnologie, in Arabia

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