Cerca
Close this search box.

Tariffe mensa a San Giovanni. Pia e Martellini chiedono una maggiore progressività nelle agevolazioni

Le agevolazioni tariffarie per il servizio mensa a San Giovanni saranno le stesse sia per la famiglia che ha un ISEE di 18.000 euro, sia per quella che sfiora i 50.000 euro. Una soluzione che non piace al gruppo “Per un’Altra San Giovanni”, che ha analizzato i risparmi sul servizio adottati nel bilancio di previsione 2016 dalla giunta Viligiardi. Venti i centesimi di risparmio, a pasto, per le famiglie sangiovannesi (da € 5,00 a € 4,80), ma non c’è una progressività e questo, secondo Martellini e Pia, è un errore. “Purtroppo – hanno detto – ci troviamo ancora una volta a dover prendere atto di una mancanza di coraggio da parte dell’amministrazione, che decide finalmente di abbassare il costo della mensa, ma lo fa senza allargare le soglie ISEE e quindi non rafforzando il criterio secondo il quale chi più ha deve contribuire maggiormente alla spesa comunale”. Una decisione definita non in linea anche con il programma di una giunta di centro sinistra.”Per un’Altra San Giovanni” presenterà quindi un emendamento per allargare la platea delle famiglie che potranno usufruire del risparmio, portandolo da 18.000 euro a 25.000 euro di ISEE, secondo una progressività proporzionale di reddito dalla tariffa minima di 2.90 a 4,80 euro. “Di contro – ha aggiuto il gruppo consiliare – abbiamo proposto di inserire una nuova fascia tra i 25.000 e i 30.000 euro di ISEE, con la tariffa proposta di 4,80 e di portare a 4,90 euro il costo per tutte le famiglie sopra i 30.000 euro”.

Articoli correlati