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Ciari attacca la Saccardi sulla meningite. “Minimizza sulla diffusione del batterio e nega l’epidemia”

Il fenomeno è in costante evoluzione, va monitorato e non si può minimizzare. Questo quanto dichiarato dal responsabile nazionale sanità della Lega Nord, il valdarnese Costantino Ciari, che è tornato a parlare della meningite, dopo gli ultimi casi riscontrati e la caccia al vaccino che si è scatenata in queste settimane. Ciari ha puntato l’indice contro l’assessore regionale per il diritto alla salute Stefania Saccardi, per la quale non si può parlare di epidemia. Una tesi che, secondo l’esponente del carroccio, cozza con quella del Primario delle malattie infettive dell’ospedale Cisanello di Pisa, il professor Francesco Menichetti, che l’ottobre scorso dichiarò che non era un’esagerazione parlare di epidemia. “Sono i numeri a decretarla”, disse pubblicamente, aggiungendo che, paradossalmente, la psicosi era ancora troppo poca, in quanto durava solo pochi giorni,  per poi spegnersi fino al caso successivo. ” Non voglio allarmare nessuno – aggiunse il medico – ma la situazione è delicata. E bisogna pensare non solo al nostro bene ma anche a quello della comunità dove viviamo. Vaccinarsi è utile per noi stessi ma anche per gli altri, con i quali, puntualmente, quotidianamente, veniamo a contatto”. Per Ciari, quindi, la Saccardi  si dovrebbe trovare d’accordo con i propri dipendenti specialisti in malattie infettive, come ad esempio il professor Menichetti, che invece parla di epidemia sin da ottobre 2015. “Anche noi non vogliamo allarmare nessuno, ma siamo realisti ed onesti – ha concluso l’esponente della Lega – . Quando parliamo di meningite dobbiamo credere a quello che ci dice un politico laureato in giurisprudenza o al Primario del reparto Universitario di Malattie infettive?  Non si può minimizzare per coprire le proprie inefficienze organizzative. L’assessore impari a prendersi le proprie responsabilità e se non è in grado si dimetta”.

 

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