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Ex Lambruschini, dopo il dissequestro è iniziata la bonifica dell’area del cantiere

Era l’intervento più urgente da fare,ovvero iniziare a bonificare l’area dopo anni di abbandono e di degrado: alle 7,30 di questa mattina  gli operai del Comune di Figline e Incisa sono entrati nel cantiere delle ex Scuole Lambruschini, dissequestrato proprio ieri dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato su disposizione del Tribunale di Firenze.Il primo intervento richiesto dalla sindaca Giulia Mugnai riguarda gli spazi esterni adiacenti ai Giardini Morelli, per una messa in sicurezza completa dell’area di cantiere ed una pulizia che restituisca decoro ad una parte della città molto frequentata. Questo intervento proseguirà anche nei prossimi giorni, mentre andranno avanti in parallelo le attività propedeutiche alla ripartenza dei lavori sulla struttura.Secondo un cronoprogramma di massima, infatti, entro la fine di marzo sarà individuato il progettista che si occuperà della revisione esterna dell’edificio, per la quale sono già pronti un milione e 200 mila  euro in parte finanziati dalla Regione Toscana:serviranno anche per le opere di  completamento della facciata su via Fabbrini, per il rivestimento esterno, per gli infissi e per altre sistemazioni dell’area esterna come le illuminazioni. La gara è prevista per l’estate, con partenza dei lavori individuata nel mese di settembre 2016. Sempre in queste settimane sarà fatta anche una gara per individuare il progettista che dovrà eseguire la ricognizione completa dell’opera.“Dopo anni di attesa è finalmente arrivato il momento di rientrare nel cantiere – ha commentato la sindaca Mugnai -. Quindi stamani non abbiamo perso tempo, perché il primo obiettivo è rendere questa area decorosa e sicura. Il secondo passo sarà quello della ripresa effettiva dei lavori che dovrebe iniziare  per il settembre 2016. Sarà un percorso delicato, ma ci metteremo tutto il nostro impegno, perché questa zona del nostro centro storico, adesso ferita, deve diventare un punto di eccellenza al servizio della comunità”.

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