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Vaggio, la patria di Sarri, il giorno dopo Juventus-Napoli. Microfono aperto tra i tifosi

Piove a dirotto in questo piccolo agglomerato di case al confine tra le province di Arezzo e Firenze. L’elegante villetta bianca dei Sarri ha le finestre chiuse. Maurizio, sicuramente è altrove, a ripensare ad una sconfitta forse immeritata che ha consentito alla Juventus di scavalcare il suo Napoli in testa alla classifica. Poca gente a giro a Vaggio, dove risiede la famiglia del tecnico azzurro. L’acqua che scende a catinelle consiglia di rimanere in casa. Il bar della frazione, però, è aperto, ed è qui che, tra un caffè e l’altro, si sprecano i commenti sulla gara di ieri, anche se qualcuno, tranquillamente, afferma di aver preferito la musica al calcio. C’ poi chi, come Paolo Cherici, ex sindaco di Piandiscò, tiene a precisare un aspetto per niente secondario. “In questi mesi molti giornalisti, quando parlano di Sarri, indicano la sua residenza in Reggello. In realtà – ha detto – Maurizio risiede nel comune di Castelfranco Piandiscò”. Quindi in Valdarno Aretino, territorio nel quale l’attuale trainer del Napoli ha lavorato a lungo con Faellese, Cavriglia e, soprattutto Sangiovannese. Con gli azzurri, nella stagione 2003/2004 vinse il campionato di C2 nel momento più esaltante dell’indimenticabile presidenza Casprini.  Le interviste realizzate dalla nostra redazione questa domenica all’interno del Bar Saverio.

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