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“Più di un anno per un eco-mammaria all’ospedale della Gruccia”. La denuncia di Stefano Mugnai

Prenotazione il 27 gennaio 2016, appuntamento il 15 marzo…2017. Questo quanto si è sentito rispondere una donna valdarnese che si è recata presso l’azienda sanitaria per prendere un appuntamento per una visita approfondita al seno da svolgersi presso l’ospedale di Santa Maria alla Gruccia. La prenotazione era programmata e quindi non urgente.  Una storia, quella raccontata dal vice presidente della commissione sanità della Regione Toscana, il valdarnese Stefano Mugnai, legata ai tempi d’attesa, da sempre oggetto di discussioni. “In questo caso – ha detto Mugnai – si tratta di tempi d’attesa incompatibili col godimento del diritto alla salute, che non può essere garantito se ti danno un appuntamento a quattordici mesi”. Il consigliere di Forza Italia si è poi chiesto quanto ha influito la riorganizzazione delle Asl in questa vicenda. Per questo ha deciso di presentare un’interrogazione direttamente in consiglio regionale, chiedendo delucidazioni direttamente all’assessore Stefania Saccardi. “L’ecografia mammaria – ha aggiunto l’esponente azzurro – è un esame importante per la diagnosi delle malattie della mammella: patologie benigne come cisti, fibroadenomi, mastopatia fibrocistica, e patologie maligne come i tumori. Dura circa 20 minuti. La diagnosi e i tempi di intervento, in caso di patologia riscontrata, possono rivelarsi fondamentali per salvare vite umane”. Secondo Mugnai, quindi, un appuntamento dato un anno e due mesi dopo non è compatibile con il diritto alla salute del cittadino.

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