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Volontario accusato di violenza sessuale a un disabile. Nuova udienza del processo

E’ accusato di violenza sessuale nei confronti di un disabile che assisteva come volontario. Rischia una condanna a tre anni. Nuova udienza nella giornata di ieri al Tribunale di Arezzo del processo che vede sul banco degli imputati un valdarnese di 40 anni operatore di un’associazione del comprensorio. I fatti risalgono a quattro anni fa quando un altro valdarnese, affetto da disabilità motoria, lo accusò di averlo sottoposto a molestie in un parcheggio davanti a una casa famiglia. Il quarantenne, raccontò, lo aveva accompagnato alla residenza protetta ma, una volta a destinazione, lo avrebbe costretto a subire pesanti attenzioni. Veri e propri atti sessuali, secondo la presunta vittima che ha sostenuto di essere riuscito a sfuggire al protrarsi della violenza solo sottraendo le chiavi del mezzo e iniziando ad urlare per richiamare l’attenzione di alcuni passanti. Il portatore di handicap ha sporto immediatamente la denuncia che è sfociata nell’inchiesta della Procura aretina e nel rinvio a giudizio. Accuse respinte in toto dal volontario che si è sempre professato innocente. Una tesi che gli avvocati della difesa hanno cercato di dimostrare chiamando a testimoniare dell’integrità morale dell’uomo numerosi colleghi del volontariato e alcune operatrici dei servizi sociali valdarnesi. Ieri mattina la nuova udienza con le arringhe conclusive e la richiesta del Pubblico Ministero Alessandra Falcone di una condanna a tre anni.

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