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“Montevarchi o Spaccanapoli?”: Parte una raccolta firme per contrastare il degrado in centro storico

Il tam tam è iniziato sui social network. E’ proseguito con l’apertura della pagina Facebook “Montevarchi o Spaccanapoli?” e si è concretizzato con una raccolta di firme che si prefigge lo scopo di contrastare il degrado nel centro storico di Montevarchi. La petizione è già partita ed è accompagnata da una lettera molto esplicita, che analizza la situazione attuale che viene vissita nel cuore della città, con un “decadimento dell’intera area ed un degrado architettonico che hanno reso il centro di Montevarchi invivibile per chi desidera risiedere in un ambiente sano e pulito”. I promotori dell’iniziativa hanno sottolineato come, nonostante il comune, con varie iniziative, abbia cercato di rianimare il cosiddetto ovale cittadino, anche i commercianti storici e gli uffici si stanno gradualmente allontanando. Per evitare che il tutto si riduca ad un quartiere fatiscente e malfamato, in balia del degrado e delle attività illecite, alcuni cittadini di Montevarchi chiedono quindi ufficialmente all’amministrazione e al consiglio comunale di prendere opportuni provvedimenti. In particolare le richieste riguardano il divieto di stendere i panni alle finestre e sui balconi, il divieto di appoggiare le biciclette sulle facciate dei palazzi e fuori dagli spazi predisposti e il divieto di abbandonare rifiuti per strada. Non solo, i firmatari invitano a posizionare ulteriori rastrelliere per le biciclette, a ripristinare all’uso decocativo le “fioriere” di via Isidoro del Lungo, ridotte a cestini, a posizionare nuovi contenitori dei rifiuti, a spostare la vecchia edicola di piazza Umberto I°, diventata abitacolo dei topi e, infine, ad assicurare un maggior controllo del territorio. Il testo con la petizione verrà inviata al sindaco, al l’assessore del centro storico, al presidente e ai capigruppo del consiglio comunale e ai mezzi di comunicazione.

 

Nella foto uno degli episodi di inciviltà che hanno più colpito. Un divano scaricato all’imbocco della passerella ferroviaria che collega via Sugherella con il centro storico

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