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Nuovo Centro islamico a Figline: i residenti di via Garibaldi scrivono una lettera e i 5 Stelle presentano un’interrogazione

Non si placano le polemiche a Figline sul presunto spostamento del Centro islamico dai locali di via Castelguinelli in alcuni fondi in via Garibaldi. I residenti della zona non accettano questa soluzione e hanno redatto una lettera da inviare alle istituzioni e agli organi preposti nella quale esternano il loro disagio e il loro dissenso. Nella missiva si legge che ” tale luogo di culto e di aggregazione troverebbe sede esattamente al di sotto di due civili abitazioni oltre che in una via ad alta densità veicolare per cui verrebbero a crearsi notevoli problemi di ordine pubblico, di viabilità, di parcheggio, di sicurezza stradale e pedonale. Tale situazione inficerebbe notevolmente la qualità della vita dei residenti che in queste case hanno investito i risparmi di una vita.” La lettera prosegue: “fermo restando il rispetto assoluto che abbiamo nei confronti della religione musulmana e dei suoi fedeli, riteniamo tuttavia che l’amministrazione comunale di Figline Incisa, nell’interesse sia dei cittadini di via Garibaldi che della Comunità islamica, debba e possa trovare una sede più adatta per un tale centro ricreativo culturale e di aggregazione con funzioni anche di luogo di culto nella convinzione che via Garibaldi non sia assolutamente una sede consona”. I residenti della zona hanno anche l’intenzione di costituirsi in in un comitato e dare il via ad una raccolta di firme.  Sulla questione è intervenuto anche il Movimento 5 Stelle di Figline Incisa che ha presentato un’interrogazione in merito:in questa fase di valutazione da parte della comunità Islamica dei locali che ospiteranno la nuova sede – afferma il consigliere Lorenzo Naimi – i cittadini vogliono risposte chiare ed una presa di responsabilità da parte del Sindaco Mugnai che fino ad ora non c’è stata. L’integrazione a nostro giudizio passa anche per il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati e l’attuazione di percorsi di partecipazione che fino ad oggi sono mancati. Invitiamo il Sindaco ad affrontare con meno superficialità questioni rilevanti come questa che non coinvolgono solo la comunità Islamica ma hanno un impatto importante su un numero maggiore di cittadini e meritano una soluzione definitiva.  Da pochi mesi – continua Naimi – è stata approvata una variante alle norme tecniche di attuazione che, come ha dichiarato lo stesso Sindaco, rendono compatibile la zona di Via Garibaldi con la destinazione d’uso centro culturale, religioso e affini.  Tuttavia sull’attuale strumento urbanistico, che è stato approvato dalla passata Amministrazione, ci risultano già presenti altre zone adibite a tale destinazione d’uso quindi ci domandiamo il perché di questa variante. Oltre all’aspetto urbanistico sarà importante sapere anche i requisiti di sicurezza necessari per la realizzazione del Centro Culturale- continua 5 Stelle- poiché riteniamo indispensabile che siano garantiti tutti gli standard previsti dalle normative a tutela sia dei residenti che della comunità Islamica stessa.Ci teniamo a sottolineare l’importanza di affrontare l’argomento con la massima responsabilità senza trascendere in deprecabili strumentalizzazioni che non farebbero l’interesse di nessuno. Noi come Movimento siamo stati e saremo assolutamente disponibili al dialogo con la comunità Islamica, così come ci siamo resi disponibili a farsi portavoce delle istanze inascoltate dei residenti di Via Garibaldi. Crediamo che solo tramite il confronto- termina Naimi – sia possibile trovare una soluzione soddisfacente per tutti evitando contrasti che certo non favoriscono il processo d’integrazione.

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