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All’accusa di Donzelli risponde Elisa Bertini. “Le scuole sapevano che avremmo presentato il registro. E’ una polemica che non colgo”

E’ rimasta sorpresa dalle parole di Donzelli e dal conseguente tam tam mediatico la vice sindaco del comune di Montevarchi Elisa Bertini, chiamata direttamente in causa dal capogruppo di Fratelli d’Italia in seguito alla presenza degli studenti all’iniziativa di sabato scorso a Montevarchi, quando è stato presentato il registro delle unioni civili, con l’iscrizione della prima coppia gay. La Bertini ha subito sgomberato il campo dagli equivoci. “Come comune – ha detto – avevamo fatto una richiesta scritta alla scuola specificando come si sarebbe svolta la mattinata. Quindi era chiaro a tutti che avremmo illustrato ai ragazzi il nuovo registro delle unioni civili”. La dirigenza scolastica ha poi, telefonicamente, confermato l’adesione. La vice sindaco non è poi voluta entrare nel merito della questione anche perchè ha ricordato come l’iniziativa si sia svolta in un luogo pubblico, con le porte aperte. “Non c’è stata quindi alcuna costrizione – ha aggiunto – . La mattinata, tra l’altro, si è svolta in più momenti. La regista del documentario proiettato ha avuto anche uno scambio con i ragazzi e le istituzioni erano presenti. E’ stato spiegato il percorso che ha portato all’istituzione del registro delle unioni civili e il suo funzionamento. Un percorso – ha aggiunto la Bertini – iniziato nel 2012 e, voglio sottolinearlo, passato poi al giudizio del consiglio comunale, che ha votato all’unanimità”. La vice sindaco ha quindi manifestato sorpresa per le dichiarazioni di Donzelli “anche perchè – ha concluso – il tema è di strettissima attualità e il Parlamento mi sembra si sia pronunciato in maniera molto chiara su questo argomento. Ci siamo solo limitati a fornire ai ragazzi gli strumenti per capire e comprendere meglio tutti gli aspetti della questione”.

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