Cerca
Close this search box.

Da Cavriglia alle cave di Carrara per portare a “casa” tre blocchi di marmo. Diventeranno opere d’arte

Cavriglia – Carrara e ritorno. Dal paese dei minatori alla capitale del marmo, per portar via tre blocchi pregiatissimi che saranno modellati da alcuni artisti del territorio e trasformati in opere d’arte. E’ davvero singolare la spedizione avvenuta negli ultimi giorni alle pendici delle Apuane. Dalla porta del Chianti sono partiti alla volta di Carrara il sindaco di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti o Sanni, il vice sindaco Filippo Boni e l’assessore Thomas Stagi, accompagnati, per l’occasione, dal professor Luigi Carmignani, presidente del Centro di Geotecnologie di San Giovanni Valdarno. E’ grazie a lui se l’amministrazione comunale di Cavriglia ha potuto regalarsi tre blocchi di marmo scultoreo pregiatissimo, prelevati direttamente dalle Cave. “ Il materiale – ha detto il sindaco – si trova adesso presso l’Incubatore alle Imprese di Bomba ed è giunto in Valdarno grazie al fondamentale supporto dell’amico Rosario Timpa, che ha messo volontariamente a nostra disposizione il tempo ed i mezzi necessari affinché il trasporto andasse a buon fine”. I tre blocchi verranno modellati da alcuni artisti del territorio e stanno quindi per trasformarsi in opere che saranno consegnate alla comunità. Come ha ricordato Sanni, c’è chi ha già iniziato a lavorare il marmo di Carrara. È Piero Mengozzi, artista cavrigliese che ha lasciato la sua firma di fronte al Palazzo Comunale con l’opera “Pietra di luce”. Il sindaco ha tenuto a sottolineare come Cavriglia rappresenti un’eccellenza sul piano della promozione e della valorizzazione dell’arte e della cultura. Non a caso ha ricordato la statua “La Madre del’Armenia” di Vighen Avetis, rimasta nella piazzetta del comune per alcuni mesi, una stagione teatrale definita degna delle grandi città, la presentazione di vari libri, la rassegna letteraria itinerante “Le parole che non ti ho detto” che alla sua prima edizione ha ottenuto un ottimo successo ed il grande lavoro di ricerca sui caduti cavrigliesi alla Grande Guerra che ha portato alla pubblicazione del libro “Di che reggimento siete, fratelli?”. “Ma non vogliamo fermarci qui – ha concluso Sanni – e con l’arrivo dei blocchi di marmo, direttamente da Carrara, vogliamo essere anche un po’ folli, spingendoci oltre l’ordinario”.

Le immagini della spedizione cavrigliese alle cave di marmo di Carrara

[images_grid auto_slide=”no” auto_duration=”1″ cols=”three” lightbox=”yes” source=”media: 22477,22478,22471,22469,22468,22470,22475,22472,22476,22474″][/images_grid]

Articoli correlati