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Per Sofia determinanti le prossime 24 ore. Tutto il Valdarno le è vicino

L’ultimo bollettino sanitario sulle condizioni della piccola Sofia parla chiaro: le prossime 24 ore saranno decisive per capire se il cuore della piccola continuerà a battere, compromesso da un notte al freddo in fondo a una scarpata. Intanto tutto il territorio sta “tifando” per la piccola. Nel web sono infiniti i messaggi di solidarietà per la famiglia e per Sofia che sta lottando nel reparto di rianimazione del Meyer di Firenze. Dopo  l’ansia e la paura di un’attesa tormentata da una tragedia  i valdarnesi  vivono queste ore con il cuore in gola. La nonna di Sofia, Morena Ghinassi, ha solo 62 anni ma , dopo quello che è accaduto, è molto probabile  che soffra di amnesie. È caduta in un canalone, nel tardo pomeriggio di sabato in una zona impervia di Reggello, a circa sette chilometri dal centro nell’area di Pontifogno, mentre portava l’adorata nipotina di 18 mesi a spasso con il passeggino.

Al Meyer, dove si sta tentando il miracolo per salvare la piccina, ci sono la mamma ed il babbo di Sofia,  Emanuele Pancrazzi, 35 anni farmacista e la madre Jelena Dilendorfa, anche lei farmacista 35enne, originaria della Lettonia.  Entrambi sostengono che la nonna Morena non sarebbe malata, avrebbe solo  sbagliato strada anche se, come riporta il giornale “Secolo IX” (che è riuscito ad intervistare i due genitori) –  “a  volte anche in casa sembrava avere vuoti di memoria”.

La nonna, ieri pomeriggio, al Pronto Soccorso dell’ospedale Careggi dove si trova ricoverata per politrauma  dice di stare bene e di essere scivolata sul ponte vicino a casa perché il passeggino non passava. Il ponte era stretto e siamo cadute giù”. Ma i ricordi sarebbero ancora molto confusi tanto che la donna è convinta che la piccola sia a casa e stia bene.

Anche dieci anni fa nonna Morena, secondo quanto racconta la gente dle posto, si sarebbe persa nel bosco, ma era tornata a casa sana e salva. Ed era sola. Adesso la sciagura è enorme e nessuno sa capacitarsi, non solo i giovani genitori ed i parenti, ma tutta la comunità reggellese.  Non c’è bar, piazza o luogo di ritrovo dove non si parli della tragedia. In tutto il Valdarno si susseguono, ora dopo  ora, soprattutto sui social network,  messaggi di solidarietà e di augurio per la piccola Sofia trovata in quel canalone ancora con un soffio di vita, provata  da ipotermia tanto da far parlare in un primo momento che la bimba non ce l’aveva fatta.

Non solo il Valdarno sta “tifando” per lei. Dal piano di sotto del Meyer di Firenze  arriva anche  l’eco del coro di ex piccoli pazienti insieme ad alcuni ricoverati, sulle note della colonna sonora del film «Tutti insieme appassionatamente». Una musica che stride con una tragedia ma che apre uno spiraglio di speranza ad una famiglia nel dolore per una bambina che sta lottando tra la vita e la morte ed una nonna che sta lottando con il buio dei ricordi.

 

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