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Reggello. Una domenica di tensione. E il pianto del carabiniere fa il giro del web

E’ un’immagine bellissima quella postata sulla pagina Facebook “Donne dei Carabinieri”. Una foto che parla da sola e che testimonia quello che hanno vissuto, ieri, tutti coloro che a Reggello si sono prodigati per recuperare nonna e nipotina, caduti in un canalone al Macereto. L’immagine ritrae un carabiniere che piange dalla commozione, dopo aver ritrovato la bimba e la donna. “Dopo ore e ore di ricerche, di tensione e di fatica – si legge sul social network – anche i carabinieri si sciolgono in un abbraccio di commozione di lacrime per quella piccola bambina di 13 mesi forse strappata alla morte. E’ stata una corsa contro il tempo per salvare nonna e nipotina disperse nei boschi. E’ in vita a ma in gravi condizioni”. E’ forse l’immagine simbolo di questa drammatica domenica di inizio primavera. Un’immagine che testimonia, se mai ce ne fosse bisogno, come dietro ad una divisa, o ad una pettorina, ci sia sempre un essere umano. In questo caso un rappresentante delle forze dell’ordine che non deve vergognarsi a piangere dopo una giornata ad alta tensione. Non deve vergognarsi a manifestare i suoi sentimenti. E proprio il carabiniere di spalle, che si è andato ad un pianto liberatorio, ha voluto spiegare quel gesto, commentando su Facebook proprio quella splendida fotografia. “Dopo aver trovato le tracce del passeggino insieme ad un altro collega, difficili da trovare persino per i  cani,  e unitamente ad altri colleghi del radiomobile di Figline Valdarno, precisamente in sei – ha spiegato – non abbiamo desistito…siamo andati spediti su a piedi e con una jeep… Il resto lo sapete… Non voglio encomi o elogi, l’ho fatto da uomo, da padre di un bimbo dello stesso tempo di vita… Qui l’onore di uomini in divisa e l’istinto di padri, ci ha condotto lassù… Preghiamo per la piccola”. Ieri, a Reggello, come nell’ottobre scorso a Montevarchi quando, in occasione del tragico incidente stradale occorso a Lorenzo Vanzi, anche qualche operatore del 118 non trattenne la sua commozione. La piccola Sofia e sua nonna stanno lottando tra la vita e la morte in un letto d’ospedale. Fuori, c’è un mondo pronto a riabbracciarle.

Foto tratta dal profilo Facebook “Donne dei Carabinieri”

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