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Luci e ombre per l’artigianato valdarnese. La fotografia di Cna. Le aziende artigiane sono 2.804

81 aziende in meno rispetto all’anno precedente, mercato interno fermo, pressione fiscale e mancanza di liquidità. Tiene, però, l’occupazione e il sistema rimane comunque forte e sano. Sono alcuni degli indicatori legati al mondo dell’artigianato valdarnese e illustrati da Fabio Mascagni, presidente di Cna Valdarno. I numeri si riferiscono al quarto trimestre del 2015. Le imprese artigiane della vallata sono complessivamente 2.804 – in provincia di Arezzo sono 10.445 -. Sono concentrate in gran parte nel settore delle costruzioni (1.237) e della manifattura (801). Il saldo negativo riporta 81 aziende in meno rispetto allo stesso trimestre del 2014. “Nei nostri uffici territoriali – ha aggiunto Mascagni – forniamo servizi, assistenza e consulenza ad oltre il 40% degli artigiani attivi in Valdarno che denunciano difficoltà legate al mercato interno fermo, alla pressione fiscale, alla mancanza di liquidità”. Gli imprenditori si lamentano soprattutto per l’eccessiva burocrazia e per il ritardo dei pagamenti da parte della clientela. Ma vengono palesate anche forme sempre più diffuse di concorrenza sleale. I dati forniti dalla Cna Valdarno evidenziano il calo della produzione, degli ordinativi e del fatturato. Tiene, invece, l’occupazione, grazie alla decontribuzione sulle assunzioni a tempo indeterminato. Bisogna però considerare che, mentre nel 2015 l’esonero era del 100% su un limite massimo di 8.060 euro, dal primo gennaio scorso si è ridotto al 40% con un tetto abbassato a 3.250 euro. Il Valdarno resta comunque la vallata più ricca della provincia di Arezzo, con un reddito pro capite medio di 18.993 euro. “ Su questo – ha detto Mascagni – incide il sistema produttivo della vallata, il cui asse portante è l’artigianato. E su questo fronte ci battiamo per consolidare i rapporti di filiera tra grandi aziende e brand e piccole aziende artigianali di subfornitura attraverso azioni di formazione e promozione, puntando su un sistema integrato nel nome del made in Italy”. Una delle battaglie che sarà portata avanti dalla Cna riguarda infine l’accesso al credito. L’associazione ha messo in campo una serie di azioni per migliorare il rapporto banca – impresa e per cogliere le opportunità offerte dai bandi aperti per le piccole e medie imprese.

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