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“No all’aumento della Tari”. Montevarchi Alternativa prende posizione

I cittadini di Montevarchi, quest’anno, pagheranno oltre 120.000 euro di Tari in più. A denunciarlo il gruppo “Montevarchi Alternativa”, contraria all’aumento dell’imposta, che inciderà pesantemente sulle tasche dei cittadini. Il nuovo gruppo, che si presenterà alle prossime elezioni amministrative, ha ricordato che l’impennata è dovuta al mancato raggiungimento di tre traguardi: la produzione di rifiuti pro-capite maggiore di 500 kg. /anno, la raccolta differenziata inferiore al 50% e il mancato raggiungimento degli obiettivi di legge di raccolta differenziata anche a livello di ATO Toscana Sud. “La situazione è di per sé anomala – hanno spiegato i rappresentanti del movimento – perché il gestore del ciclo rifiuti sostanzialmente guadagna dal conferimento in discarica, scaricando sulle tariffe ai cittadini le penali per gli obiettivi di legge non raggiunti”. Ma per la lista non si può addossare la “colpa” unicamente a Sei Toscana, dato che tra i soci dell’azienda di rifiuti figura anche il comune di Montevarchi. “Inoltre – è stato detto – la responsabilità ultima delle azioni tecnico/gestionali del gestore all’interno del territorio comunale non può che ricadere sull’amministrazione, che non ha mai esercitato il suo potere di controllo sull’operato del gestore, tanto meno ha attuato pratiche per incentivare comportamenti virtuosi”. Montevarchi Alternativa ha annunciato quindi una mobilitazione per difendere fino in fondo il diritto dei cittadini a una corretta gestione del ciclo dei rifiuti. Nel programma di governo della lista figurano alcune proposte specifiche, tra cui il compostaggio di comunità con sconto in tariffa, una raccolta con tariffazione puntuale che premi i cittadini virtuosi, il reverse vending, ovvero l’installazione di macchinari che ritirano contenitori di plastica e alluminio dando in cambio buoni sconto e, soprattutto, il controllo di tutta la filiera post-raccolta dei rifiuti, in modo da favorire il riutilizzo nei cicli industriali e il riciclaggio invece del costoso conferimento agli attuali impianti.

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