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Più di mille persone al funerale di Mons. Buchicchio. L’arcivescovo Fontana. “Grazie Signore, per averci dato un prete così”

Un amore infinito per un sacerdote che ha tracciato un solco profondo nel tessuto sociale terranuovese. Si spiega così lo straordinario numero di fedeli che oggi pomeriggio hanno preso parte al funerale di Monsignor Donato Buchicchio, 68 anni, per trent’anni a capo della parrocchia di Santa Maria Nuova, morto lunedì scorso dopo una breve malattia. Più di mille persone hanno preso parte alle esequie, che si sono svolte nella chiesa principale del paese, quella che Donato aveva contribuito a realizzare. Tutti non potevano entrare e qualche centinaio ha seguito la cerimonia direttamente dal piazzale della chiesa. Ad officiare la celebrazione, l’Arcivescovo di Arezzo Monsignor Riccardo Fontana, attorniato da tutti i sacerdoti della Diocesi e da quelli del Valdarno. Durante l’omelia, Monsignor Fontana, che quando è entrato in chiesa ha baciato la bara del defunto, si è interrotto due volte per la commozione. “Grazie, Signore, per averci dato un prete così – ha detto l’Arcivescovo – . Credente e credibile. Adesso è accanto a Dio, al quale ha dedicato tutta la sua vita, con un impegno pastorale che non si è mai interrotto, nemmeno in questi terribili mesi della malattia”. Fontana ha poi raccontato alcuni episodi che hanno contraddistinto le ultime settimane di vita di Don Donato. “Fin quando ha potuto – ha detto – ha passato ore e ore a pregare. In ospedale si era addirittura fatto portare un piccolo tabernacolo che aveva fatto posizionare nella stanza accanto alla sua. L’ultima volta che l’ho visto – ha aggiunto l’Arcivescovo di Arezzo – mi ha confidato che l’affetto dei suoi parrocchiani rappresentava per lui un grande conforto. E aveva una preghiera per tutti”. In preda alla commozione, Monsignor Fontana ha poi letto in chiesa le ultime volontà di Donato. “Qualche giorno prima di morire, quando il fisico stava ormai per cedere, mi ha lanciato un messaggio. Le sofferenze che provo in questo momento – mi ha detto – le offro volentieri al Signore, ma gli chiedo un’ultima grazia. Che qualcuno dei miei ragazzi che si stanno avviando al sacerdozio trovino il coraggio di entrare in Seminario e di prendere il mio posto nella chiesa aretina, che ho amato tanto”. Ancora una volta, insomma, l’ultimo pensiero è stato per la sua comunità. Che non l’ha mai abbandonato e che gli ha voluto tributare l’ultimo, straordinario saluto. E lui, da lassù, avrà sicuramente gradito.

 

Alcune immagini delle esequie[images_grid auto_slide=”no” auto_duration=”1″ cols=”three” lightbox=”yes” source=”media: 25355,25357,25354,25356″][/images_grid]

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