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Trasporto pubblico locale ai francesi. Il Tar respinge il ricorso sulla sospensione dell’aggiudicazione

Il Tar Tribunale amministrativo regionale della Toscana (Sezione Prima) ha respinto il ricorso del gruppo di imprenditori che avevano richiesto la sospensione del decreto regionale che aggiudica la gara per l’assegnazione del servizio di trasporto pubblico locale in tutta la Toscana per i prossimi 11 anni all’azienda Autolinee Toscane spa la cui casa madre è RaTP dev in Francia. Sono stati i cugini francesi riuniti nel marchio Autolinee Toscane Spa a vincere infatti la gara d’appalto per i servizi di trasporto su gomma su tutta la regione. Secondo l’esito del bando le linee percorse dagli autobus dei noleggiatori locali che tutti i giorni transitano nelle strade valdarnesi dovranno passare, così come nel resto della toscana,  ai francesi. I vecchi concessionari alcuni dei quali riuniti nel consorzio Mobit, anche quelli con sede in Valdarno, avevano infatti presentato ricorso al Tar per richiedere la sospensiva dell’aggiudicazione definitiva.  Oggi il Tar è stato chiaro: il merito della sentenza sarà trattato in un’udienza pubblica fissata per il prossimo 21 settembre, ma nel frattempo il tribunale amministrativo dispone che siano portate avanti tutte le attività propedeutiche all’assegnazione del servizio, tranne quelle che rischiano di violare segreti industriali o che possano recare intralcio al servizio portato avanti dall’attuale gestore”.

“L’ordinanza del Tar – ha commentato l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli – conferma la tesi della Regione, secondo cui l’interesse pubblico prioritario è che non si perda neanche un giorno utile, lungo il percorso previsto dalla gara, per dare agli utenti del trasporto pubblico su gomma, le risposte attese in termini di qualificazione del servizio”.

Ceccarelli prosegue: “In questo senso, è per noi importante non solo che non sia stata disposta la sospensiva del decreto di aggiudicazione definitiva, ma anche che sia stata sancita con chiarezza la necessità di andare avanti, in attesa del giudizio di merito, con tutte quelle attività propedeutiche alla futura firma del nuovo contratto di servizio, naturalmente facendo attenzione che queste attività non interferiscano in alcun modo con il regolare svolgimento del servizio e che non comportino la rivelazione di segreti o privative

 

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