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Preoccupazioni per Sammezzano che il 24 maggio andrà nuovamente all’asta. Tre studiosi scrivono al ministro Franceschini

Il castello di Sammezzano il prossimo 24 maggio andrà nuovamente all’asta: questo splendido gioiello architettonico quindi rischia ancora una volta di finire in mani sconosciute, o quanto meno rischia di diventare proprietà di chi non ha nessun interesse a valorizzarlo o renderlo fruibile a tutti. C’è grande preoccupazione quindi.Timori che hanno spinto tre eminenti studiosi ad inviare una missiva al ministro dei beni culturali Dario Franceschini. Ad attivarsi sono tre prestigiosi professori dell’Ateneo Fiorentino Franco Cardini, Carlo Cresti e Francesco Guerrieri, che al Ministro hanno scritto una lettera aperta alla quale si “associa” anche l’Amministrazione Comunale di Reggello. I tre professori dell’Università di Firenze segnalano a Franceschini il caso di questo bellissimo edificio “un esempio assolutamente unico di ‘eclettismo’ – spiegano – caratterizzato da un’architettura e da un impianto decorativo di tipo moresco, che ne fa un unicum della cultura artistica ‘orientalizzante’”.
Nella lettera si chiarisce l’importanza artistica del Castello, ma anche il fatto che numerosi sono stati i tentativi di salvarlo e nessuno è andato a buon fine. Cardini, Cresti e Guerrieri fanno una proposta concreta al Ministro, alla quale naturalmente si unisce anche il comune di Reggello “sembrerebbe assolutamente giusto che lo Stato Italiano valutasse l’opportunità di acquisire questo singolarissimo bene culturale, magari destinandolo proprio ad un grande ‘Centro Studi Orientalistici’ , oggi così importanti”. Una presa di posizione di grande valore che il Sindaco di Reggello ha accolto con soddisfazione “tre importanti studiosi si uniscono a noi nella lotta per salvare il Castello di Sammezzano – afferma Cristiano Benucci – e questo ci riempie di soddisfazione. Anche noi, come Amministrazione ci appelliamo al Ministro Franceschini, perché si avvicina il 24 maggio, data della prossima asta, e la nostra preoccupazione è che anche questa vada deserta ed il futuro di questo meraviglioso edificio sia ancora più incerto. Siamo fiduciosi e speriamo che il Ministro risponda a questa lettera perché un patrimonio artistico di così grande valore non può andare perso”. E questo è l’ auspicio di tutti.

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