Il documento è stato approvato dalla seconda commissione del Consiglio Regionale della Toscana. Una mozione che vede come prime firmatarie le consigliere del Partito Democratico Valentina Vadi e Fiammetta Capirossi e scritta con il contributo del Movimento 5Stelle. Tutti concordi nel ritenere che il Castello di Sammezzano debba mantenere la sua fruibilità e accessibilità pubblica, indipendentemente da chi ne acquisirà la proprietà. L’obiettivo, ovviamente, è la salvaguardia e la valorizzazione di uno dei più importanti esempi di architettura orientalista in Italia, messo all’asta. “Il tribunale – hanno spiegato Vadi e Capirossi – al momento ha rimesso all’asta per il 24 maggio il castello con un ribasso del 25%. A quale che sia la proprietà futura noi chiediamo che si possa mantenere la necessaria accessibilità e fruibilità pubblica”. Il documento fa riferimento all’ubicazione del maniero e alle sue caratteristiche. Si tratta di un complesso di grande importanza, che oltre al corpo centrale comprende altri tredici edifici e un grande parco di notevolissimo valore botanico, storico e culturale. Grazie al lavoro dei volontari e delle associazioni, sono state ben 11.600 le richieste di visita che sono giunte per la sua ultima apertura pubblica, a fronte di solo 800 persone che hanno potuto godere della bellezza di questo luogo. “Non possiamo dunque rischiare che un bene così importante dal punto di vista storico-culturale continui a versare in stato di abbandono o venga sottratto alla fruizione del pubblico – hanno aggiunto la Vadi e la Capirossi -. La Regione ha tra i punti principali del suo Statuto la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico artistico e paesaggistico. Per questo – hanno concluso – lo scorso 13 aprile insieme a tanti consiglieri di tutte le forze politiche siamo stati a Sammezzano per ribadire che quella bellezza appartiene a tutti, a prescindere dalla proprietà che lo attende”.