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Arezzo: presunti abusi all’asilo di Rendola. In tribunale sfilano gli esperti del Pm

“I racconti dei bambini sono compatibili con le accuse”, almeno secondo gli esperti del Meyer di Firenze incaricati dal Pubblico Ministero di valutarne l’attendibilità. Nuova udienza ad Arezzo del processo per i presunti abusi che sarebbero stati commessi sui bimbi dell’asilo di Rendola, nel comune di Montevarchi. Imputato nel procedimento è un ex bidello valdarnese di 53 anni che per gli inquirenti nel 2012 avrebbe prestato attenzioni “particolari” ad alcuni alunni della struttura. L’uomo, difeso dall’avvocato Raffaello Falagiani, si è sempre professato innocente, negando con forza ogni responsabilità. Udienza a porte chiuse per ricostruire una vicenda delicata, proprio per la necessità di tutelare i quattro piccoli protagonisti della vicenda. Oggi, i magistrati hanno continuato l’audizione dei consulenti indicati dal Pubblico Ministero per esaminare la veridicità delle versioni fornite dai bambini. Professionisti che fanno parte di un’equipe di cinque psicologi dell’ospedale fiorentino Meyer presieduta dal dottor Claudio Foti, psicoterapeuta e direttore scientifico del Centro studi Hansel e Gretel onlus. Nella seduta precedente aveva confermato la validità di quanto affermato dai piccini, definendo credibili le loro parole e la tesi è stata ribadita dai suoi colleghi dell’ospedale di Firenze e anche da un professionista esterno che segue in un percorso terapeutico uno dei bimbi. Prossima udienza il 25 ottobre per ascoltare le testimonianza delle maestre in servizio nel plesso scolastico all’epoca dei fatti.

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