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Avevano messo a segno furti in ditte di abbigliamento per oltre 190.000 euro. Quattro napoletani ai domiciliari

L’operazione è scattata questa mattina all’alba (video fornito direttamente dalle forze dell’ordine). I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Figline Valdarno, coadiuvati dai colleghi del comando provinciale di Napoli, hanno posto agli arresti domiciliari quattro persone residenti nel capoluogo partenopeo con un età compresa tra i 43 e i 51 anni. Dovranno rispondere di furti in concorso in danno di aziende produttrici di abbigliamento di note griffe, eseguite presso alcune pelletterie delle province di Arezzo e Firenze, soprattutto in Valdarno. L’attività investigativa era partita nel marzo dello scorso anno a seguito del furto a danno di una ditta della zona e già nel novembre scorso aveva portato i carabinieri figlinesi nel cuore di Napoli. Qui i militari avevano eseguito tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti degli stessi soggetti per gli stessi reati. Le successive indagini hanno consentito di individuare un altro complice facente parte dell’organizzazione criminale e di appurare che i quattro avevano messo a segno altri cinque furti, sempre nell’area fiorentina, tra il 2014 e il 2015. Il modo di agire della banda era molto astuto. Venivano prese di mira aziende produttrici di abbigliamento (scarpe, borse, giacche), principalmente in pelle, sempre riconducibili alle più famose e costose marche. Uno di loro provvedeva a noleggiare, presso differenti società, dei furgoni con cui poi si recavano a giro per l’Italia. Gli altri tre, a bordo del mezzo, si appostavano, in orario di lavoro, nei pressi delle ditte da colpire, attendendo all’esterno l’uscita di qualche furgone. Subito dopo entravano in azione, bloccando temporaneamente il cancello carrabile, entrando all’interno del piazzale con il loro mezzo e individuando la zona di stoccaggio delle merci pronte per la spedizione. Poi, con un’azione fulminea, riempivano in pochissimi minuti il mezzo con il maggior numero possibile di colli, dandosi subito dopo alla fuga a forte velocità. Una volta commesso il furto, durante il viaggio di ritorno, al fine di evitare pericolosi controlli da parte delle forze dell’ordine , utilizzavano un’ ulteriore precauzione: quella di spedire tutta la refurtiva tramite corriere. Dopo la spedizione riprendevano tranquillamente la strada di casa ed il giorno dopo ritiravano presso la sede dello spedizioniere più vicina alla loro abitazione i colli, provvedendo poi a smerciare la refurtiva sulla piazza napoletana. Un escamotage che ha consentito alla banda di mettere a segno diversi furti. Tra l’altro il loro raggio d’azione andava ben al di la del Valdarno e si estendeva per tutto il territorio nazionale. In una occasione, infatti, pedinati per tutta la giornata, sono stati seguiti mentre effettuavano sopralluoghi in ditte produttrici di capi di moda situate nelle province di Arezzo, Firenze, Modena e Mantova. In totale i quattro sono accusati di essere responsabili di dieci furti in danno di ditte operanti nell’aretino e nel fiorentino, con un bottino complessivo di 190.000 euro. Adesso si trovano agli arresti domiciliari.

 

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