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In centinaia per l’ultimo saluto a Massimiliano. Letta in chiesa una lettera degli amici

Un’intera frazione in lutto e centinaia di persone dentro e fuori la chiesa. Tutti per rendere omaggio e salutare per l’ultima volta Massimiliano Galasso, il 16enne morto nella notte tra sabato e domenica in seguito ad un gravissimo incidente stradale a Terranuova. I funerali si sono tenuti questo pomeriggio nella piccola chiesa de La Cicogna, che non poteva certo contenere l’enorme folla che ha preso parte alle esequie. La cerimonia funebre è stata officiata da tre sacerdoti. Presiede il rito don Cristoforo Kosson, amico di famiglia, parroco dell’Orciolaia e che qualche mese fa aveva benedetto le salme della mamma e della bimba travolte a San Leo di Arezzo. Accanto alla bara bianca di Max, i familiari e i parenti, distrutti da dolore, ma anche tantissimi amici e conoscenti. I compagni di scuola dell’ISIS Vasari e gli amici del paese hanno scritto al loro amico una lettera semplice e toccante, che è stata letta in chiesa e la madre di Massimiliano ha trovato la forza di ringraziarli uno a uno, per una testimonianza d’affetto importante in momenti come questo. A scuola il suo banco, che resterà vuoto, è diventato una bacheca, piena zeppa di frasi e di foto. Accanto un treppiede con una cartellina stracolma di immagini. “Sabato ti abbiamo salutato in classe, per i corridoi, come tutti i giorni, senza la consapevolezza che te ne saresti andato, improvvisamente. D’ora in poi non sarà come prima”. E gli studenti si interrogano sul perchè, tra tanti, sia stato strappato ai suoi cari quell’amico speciale con la passione delle moto: “E la risposta è sempre la stessa. La vita a volte non è solamente ingiusta – scrivono alunni e professori della 2a F – ma anche stupida, perché si è privata di una persona che anche con un sorriso riusciva ad entrare nel cuore di tutti noi”. Una riflessione amara chiude il testo: “A quest’età pensiamo di essere immortali, che nessuno ci possa fermare. Non è stato così per te. Ciao Massi che il tuo viaggio e non il tuo addio siano pieni di felicità”. Presente alla Cicogna anche il sindaco di Terranuova Sergio Chienni, il dirigente scolastico dell’Isis Vasari Andrea Marchetti, molti insegnanti e moltissimi ragazzi. Sono gli amici del paese alle pendici del Pratomagno, ma anche i compagni di scuola. Una fiumana di giovani pieni di vita, come lo era il loro Massi prima di quel maledetto incrocio e dello scontro fatale. Si affidano a una canzone di Marco Mengoni per gridare il loro affetto: “Ti ho voluto bene veramente. Avremmo trovato molte più risposte se avessimo chiesto a te, ma non fa niente e non possiamo farlo ora che sei così lontano”. Attorno alla chiesa, una serie di striscioni. “Vorrei donare il tuo sorriso alla luna perchè tutti lo possano ammirare”. Già, perchè uno degli aspetti più belli di Max era proprio il suo sorriso, contagioso. Non a caso un altro striscione recitava: “Eri quel tipo di persona con la bocca fatta apposta per sorridere. E ci riuscivi proprio bene”. Attorno al carro funebre, palloncini bianchi e blu. Al termine della cerimonia sono volati in cielo insieme ad un angelo.
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