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Atti persecutori nei confronti della ex compagna. 37enne in manette per stalking a Figline

Si erano lasciati nell’agosto del 2015 ma lui non aveva mai accettato la separazione. E aveva iniziato a perseguitarla, tanto da costringerla a cambiare i suoi stili di vita. L’ultimo episodio, ieri mattina, quando la donna, terrorizzata, è stata offesa e minacciata di botte ed è stata costretta a rinchiudersi a chiave negli uffici del palazzo municipale di Figline Incisa, con l’uomo in strada ad aspettarla. Questa la ricostruzione dei carabinieri del locale comando, che hanno arrestato per stalking un 37enne. Il giovane si trova adesso a Sollicciano. I militari sono stati chiamati, nella mattinata di ieri, direttamente dalla ex compagna, che ha raccontato di una “burrascosa” telefonata intercorsa con l’uomo il quale, in preda alla gelosia, temeva che la giovane si trovasse in compagnia di un fantomatico amante, poichè non aveva visto la sua auto parcheggiata sotto casa. Così ha iniziato ad ingiuriarla e a minacciarla, obbligandola a rivelare dove fosse. La donna, in realtà, si trovava in comune per sbrigare alcune pratiche. Il 37enne, che si trovava insieme al figlio di 7 anni che hanno in comune, si è così precipitato di fronte al municipio e ha iniziato a chiamarla ripetutamente al telefono, utilizzando anche l’espediente del “numero privato”. Quando i carabinieri sono arrivati sul posto hanno trovato lui chiuso in macchina con il bambino nei pressi del palazzo comunale e lei, terrorizzata, barricata all’interno di uno degli uffici municipali. La donna ha raccontato alle forze dell’ordine che era stata costretta a rilevare all’ex compagno dove fosse perché, sentendo piangere il figlio in macchina, aveva temuto per la sua incolumità. Con non poche difficoltà i militari sono riusciti a portare l’uomo presso il comando di stazione per gli accertamenti e hanno appurato che la vittima aveva già presentato all’inizio di quest’anno due denunce di stalkig nei suoi confronti. E’ scattato così l’arresto per atti persecutori.

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