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Funghi non commestibili. Due famiglie valdarnesi in ospedale. Si rinnova l’appello della Usl: “Fate controllare i prodotti”

Questa è la stagione dei funghi e bisogna quindi prestare molta attenzione a cosa si raccoglie nei boschi. In caso contrario si rischia di finire in ospedale, come è accaduto negli ultimi due giorni a due famiglie del Valdarno, che si sono presentate al pronto soccorso dell’ospedale della Gruccia dopo aver ingerito funghi “non ben identificati”. Per fortuna in entrambi i casi le conseguenze non sono state gravi. La prima famiglia, composta da tre persone adulte, è giunta in ospedale ieri sera. Lamentavano nausea e malessere generale. Avevano raccolto e cucinato la “Macrolepiota venenata” scambiandola per la comune “ Macrolepiota” , la cosiddetta mazza di tamburo. L’ispettorato micologico della Asl è subito intervenuto per analizzare il prodotto e definirne la sua tossicità. E’ stato però necessario andare a prelevare i funghi non cucinati che i tre avevano lasciato a casa per poterli poi individuare con certezza e dare corrette indicazioni ai medici del pronto soccorso. Fortunatamente gli effetti dei funghi tossici ingeriti sono stati lievi, poiché prima di essere cucinati erano stati sbollentati. Conseguenze un po’ più gravi per la seconda famiglia che si è presentata in tarda notte al pronto soccorso del nosocomio valdarnese, lamentando forte vomito. Vittime, in questo caso, due genitori e il loro figlio di 5 anni. Avevano mangiato funghi per cena, scambiandoli per il comune “prugnolo”, che per la verità nasce solo in primavera. Anche in questo caso, non avevano con sé i funghi non cucinati, portati a far visionare in un secondo momento dal nonno. Le analisi del micologo hanno consentito di accertare che i funghi ingeriti non erano riconducibili al cosiddetto “prugnolo”, come pensavano le persone intossicate, ma alla specie “Entoloma lividum”, un fungo tossico che provoca violenta sindrome gastrointestinale. Dopo le cure del caso sono stati tutti dimessi questa mattina. Alla luce di questi due episodi, l’ispettorato micologico della Asl ha di nuovo rivolto un appello a tutti i cittadini, affinché sottopongano a controllo i funghi raccolti. In Valdarno il servizio è attivo presso l’ospedale di Santa Maria alla Gruccia il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 12,30 alle 13,30.

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