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Petizione per il rientro della pala del Botticelli a Montevarchi. Superate 2 mila firme

Ha superato 2 mila firme la petizione lanciata dal tenore Luca Canonici per restituire a Montevarchi il Botticelli trafugato dalla città ai primi del XIX° secolo, durante le soppressioni dei beni ecclesiastici nel periodo napoleonico. Ma la mobilitazione non si ferma, perchè il traguardo da raggiungere è quello delle 5 mila sottoscrizioni da presentare al Ministero per riottenere la custodia del quadro e far rientrare a casa “L’Incoronazione della Vergine e Santi” del 1400, ora a Villa La Quiete a Castello di Firenze. Un obiettivo che, secondo i promotori, deve unire tutta la vallata, perchè un possibile rientro del capolavoro avrebbe ricadute positive per l’offerta turistica dell’intero comprensorio. Per questo Canonici, nella sua veste di direttore del Museo di Arte Sacra montevarchino, è stato il relatore dell’evento di apertura del nuovo anno sociale della sezione valdarnese della Fidapa, Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari. Numerosi i partecipanti alla riunione in Palazzo Corboli a San Giovanni per ascoltare “Le ragioni del ritorno di un Botticelli in Valdarno” e, ovviamente, firmare i moduli per far tornare la grande pala nella sua collocazione originaria: l’altare maggiore della Chiesa di Sant’Andrea a Cennano dove rimase esposto fino al 1800. L’edificio di culto, infatti, una volta restaurato, diventerà l’ingresso della nuova sede museale che sarà ospitata nel complesso del Convento di San Lodovico.

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