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Rissa nella notte in centro a Figline. Cinque arresti

Notte agitata in pieno centro storico a Figline, culminata con una rissa che ha coinvolto numerosi soggetti. Cinque le persone arrestate. Tutto è accaduto nella nottata di ieri quando i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Figline Valdarno, a seguito di una serie di segnalazioni giunte al 112, sono intervenuti in piazza Marsilio Ficino, nei pressi di un locale pubblico, per sedare una violenta zuffa. I militari hanno faticato non poco a riportare la calma, grazie anche all’ausilio di altre pattuglie fatte accorrere immediatamente sul posto. Sono stati quindi bloccate cinque persone, portare in caserma e tratte in arresto in flagranza. Durante la colluttazione, tra l’altro, è stata danneggiata anche la vettura dell’Arma, ammaccata nella parte anteriore. I fermati sono un cittadino albanese, tre kosovari, due fratelli ed il loro padre, tutti abitanti a Figline ed un ragazzo italiano di Montevarchi. Sono stati inoltre denunciati in stato di libertà un altro residente a Figline, identificato quale partecipante alla rissa ma allontanatosi durante il trambusto, ed un altro cittadino albanese. E’ stato quest’ultimo ad avere la peggio. A causa dei calci e pugni ricevuti è stato infatti trasportato presso il pronto soccorso del Serristori, dove è stato ricoverato per trauma cranico. Gli altri hanno rimediato escoriazioni e contusioni varie guaribili in pochi giorni. Una volta riportata la calma, le forze dell’ordine sono riuscite a ricostruire le fasi della contesa, scaturita per futili motivi. I cittadini stranieri, già alticci, sono entrati nel locale pubblico pretendendo che gli venisse servito da bere. Al diniego opposto dal barista, essendo in fase di chiusura, è nata una discussione accesa con altri avventori. Da qui il parapiglia generale, alimentato anche dall’elevato stato alcolico in cui si trovavano già i contendenti. A farne le spese anche numerose suppellettili dell’esercizio commerciale, utilizzate come armi improprie per colpirsi a vicenda. Gli arrestati inizialmente sono stati collocati agli arresti domiciliari presso le loro abitazioni in attesa della celebrazione del rito per direttissima, prevista nella giornata odierna. Tuttavia, visto il peggioramento del quadro clinico complessivo del cittadino albanese ricoverato, suscettibile di un mutamento delle contestazioni penali, per loro si sono aperte le porte del carcere di Sollicciano.

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