OTTOBRE 2016
“Trentasei furti in 31 anni di attività. Diciotto dal 2005 ad oggi. Gli ultimi due nel giro di una settimana. Si è passato il limite da un pezzo”. E’ esasperato Michele Pecora, titolare dell’area di servizio di via Ferrari a Montevarchi, nel mirino costante dei soliti ignoti. “Non riusciamo a fermarli neppure con telecamere e chiusure blindate – dice – e così non si può più andare avanti”. Le ennesime incursioni di una lista lunghissima si sono verificate nelle notti del 3 e del 9 ottobre scorsi. I ladri hanno lanciato il pesante coperchio di ghisa di un tombino contro la porta sul retro del bar tabacchi e hanno fatto razzia di sigarette e Gratta e Vinci. “Nel primo caso, l’allarme è suonato alle 3.20. Erano in cinque, incappucciati, e hanno rubato merce per 15 mila euro; nel secondo si sono presentati in tre, probabilmente gli stessi perché hanno agito in fotocopia per introdursi nei locali”. Stavolta però non sono riusciti nell’impresa. L’imprenditore aveva sistemato “bionde” e biglietti della lotteria istantanea in una struttura blindata protetta da una saracinesca, una barra di acciaio e lucchetti. Demoralizzato, avvilito e arrabbiato, l’esercente è convinto che il vero problema risieda altrove: “Possiamo adottare tutte le misure di prevenzione possibili, ma devono essere le istituzioni a farsi carico della questione. Ho portato i filmati e fornito la massima collaborazione alle forze dell’ordine, ho scritto lettere ai vertici dei dei Carabinieri, della Polizia e alla Prefettura. Non sono più disposto ad accettare la spiegazione che stando alle statistiche viviamo in un’isola felice”.