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Tenta di violentare due donne sugli argini dell’Arno a Figline. Per lui arresti domiciliari

NOVEMBRE 2016

Dovrà rispondere di tentata violenza sessuale nei confronti di due giovani donne un 30enne figlinese, incensurato, finito agli arresti domiciliari con un’accusa molto grave. L’uomo, infatti, il giorno di Halloween, mascherato, ha tentato di violentare due giovani donne lungo gli argini dell’Arno a Figline. Questo quanto ricostruito dagli inquirenti, grazie anche alle testimonianze delle due vittime che, per loro sfortuna, in momenti diversi della giornata del 31 ottobre scorso, si sono imbattute nel giovane mentre stavano facendo jogging lungo via Argini dell’Arno. La loro tranquilla corsa per alcuni momenti si è trasformata in un set cinematografico dell’horror, stile Halloween, quando si sono viste parare davanti un ragazzo, sbucato all’improvviso da alcuni cespugli lungo il percorso, travisato con la celebre maschera del serial killer protagonista del film “Scream”. Aveva in pugno un revolver, che poi è risultata essere una pistola scacciacani. La prima vittima, una donna di origini spagnole di 43 anni, è stata sorpresa ed afferrata alle spalle dal 30enne che aveva già i pantaloni abbassati. E’ però riuscita a reagire e divincolarsi, mordendo la mano del ragazzo e dandogli una gomitata ed un calcio al busto. Gli ha poi strappato la maschera e questo ha consentito, successivamemente, un facile identikit. L’assalitore sorpreso da questa reazione e vistosi scoperto, è quindi fuggito a bordo di una bicicletta di colore rosso, mentre la donna, ancora in stato di shock e ferita ad un labbro, ha chiamato il “112” ed attivato le ricerche dei militari della Compagnia di Figline Valdarno. La spagnola si è quindi recata al pronto soccorso, dove i medici l’hanno dimessa con una prognosi di 3 giorni. Dopo aver tentato questa aggressione, il “molestatore mascherato”, non pago, si è appostato nuovamente lungo gli argini dell’Arno, a circa 1 km di distanza, assalendo una ragazza di 23 anni, contro cui ha esploso anche alcuni colpi con la pistola scacciacani, ovviamente inoffensivi, intimandole di spogliarsi. La ragazza, in preda alla paura, è fuggita allertando di nuovo i carabinieri, che già si trovavano nei paraggi ed erano intenti nelle ricerche del malvivente. Poco dopo una pattuglia del Nucleo Operativo, mentre stava controllando la zona, ha notato un giovane camminare tranquillamente sull’argine del fiume. Si sono accostati e, senza destare sospetti, hanno cominciato a dialogare con lui per capire se potesse essere il ricercato, non vedendo maschera, arma o bicicletta. Il suo atteggiamento nervoso e schivo, però, ha insospettito i carabinieri, che a quel punto gli hanno chiesto di vedere il contenuto della propria borsa. Al suo interno c’era la pistola scacciacani. Improvvisamente il 30enne, vistosi scoperto, ha gettato la maschera nei cespugli e si è dato alla fuga per i campi circostanti, facendo perdere le proprie tracce. Ma ha commesso un errore risultato poi fatale. All’atto del controllo, aveva dato il proprio nominativo, per cui i militari sono riusciti a procurarsi la sua foto ed a mostrarla alla donna spagnola, che ha effettuato il riconoscimento. Il molestatore è stato rintracciato solo a tarda sera presso la propria abitazione, dove è stata rinvenuta anche la bicicletta rossa usata nella prima fuga della mattina. Le forze dell’ordine si sono limitate ad identificarlo e a denunciarlo in stato di libertà, stante la passata flagranza del reato. Successivamente, però, la Procura della Repubblica di Firenze e nello specifico il PM Dott. Paolini, concordando con la versione dei fatti fornita dai carabinieri, ha richiesto e ottenuto dal Gip Dott.ssa Paola Belsito, l’emissione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari per tentata violenza sessuale a carico del figlinese, eseguita quest’oggi dai militari della Compagnia di Figline Valdarno. Dalle indagini effettuate è emerso inoltre che il ragazzo non era nuovo a questo tipo di comportamenti, in quanto, già il 3 settembre scorso aveva tentato di molestare una giovane albanese, sempre nella stessa zona, sbucando da un cespuglio con i pantaloni abbassati ma a volto scoperto. Anche in quella circostanza, fortunatamente, la ragazza, pur spaventata e scioccata, era riuscita a scappare.

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