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Arezzo: no in Tribunale in canottiera e ciabatte. Vietato l’ingresso agli indecorosi


Il provvedimento è scattato il 19 giugno scorso nel foro aretino. A firmarlo il presidente del Tribunale di Arezzo, la dottoressa Clelia Galantino. Da ora in poi vietato l’ingresso a chi si presenta nelle aule di giustizia aretine in pantaloncini corti, canottiera, ciabatte e abiti succinti. Le guardie giurate che presiedono l’ingresso del Tribunale provvederanno a dare l’alt. Inoltre le nuove disposizioni sono già affisse al portone di ingresso del Palazzo di Giustizia, pubblicate nel sito web, comunicate all’Ordine degli Avvocati di tutta la provincia e agli stessi Magistrati.

“Con l’approssimarsi del periodo estivo e la costatazione che spesso l’utenza indossa abbigliamento inadeguato alle aule di giustizia (ad esempio abiti succinti, pantaloncini o bermuda, ciabatte, canottiere ecc)- si legge nella circolare – in quanto non rispettoso dell’attività che nelle stesse è svolta, rende necessario formalizzare che non sarà più tollerato tale costume”.
Insomma è chiaro chi varcherà la porta del Palazzo non potrà accedervi se non avrà un abbigliamento “come si deve”. L’obiettivo è quello di salvaguardare il decoro dell’utenza che se non avrà “una tenuta consona al luogo” non potrà entrare.

A vietare l’accesso – si legge ancora nell’avviso – saranno le guardie giurate addette alla vigilanza che hanno l’ordine di “far rispettare le disposizioni”.

All’Ordine degli Avvocati, infine, è stato richiesto di sensibilizzare per questo anche gli assistiti che frequenteranno le aule del Tribunale.

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