Un lancio di palloncini con il logo dell’Avis e un lungo applauso hanno salutato per l’ultima volta Enzo Canacci, il sessantaduenne di Terranuova Bracciolini, ucciso dalla moglie lunedì scorso.
Una folla immensa ha gremito la chiesa dell’Arcipretura perché la città non ha voluto mancare al tributo doveroso nei confronti di uno dei cittadini che maggiormente si era distinto per il suo impegno nel volontariato con la sezione comunale dell’associazione dei donatori di sangue e nella Filarmonica Giuseppe Verdi.
E proprio le note della banda terranuovese hanno salutato l’arrivo del feretro e il momento del commiato. Schierati davanti all’altare maggiore i labari delle Avis di zona e di Arezzo e dei Donatori di Sangue della vallata.
Alla cerimonia funebre, celebrata dal parroco don Enrico Gilardoni, hanno presenziato anche i componenti della Giunta della città di Poggio, guidati dal sindaco Sergio Chienni, in segno di profonda partecipazione al dolore dei familiari.
Non era invece presente alle esequie la figlia di Canacci, Bianca, comprensibilmente provata dalla tragedia e alla quale la città ha promesso vicinanza e sostegno in un momento così tragico.