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Divampa la polemica sull’antistadio. “Una vittoria di Pirro” per Bucci che lancia l’associazione “Siamo Montevarchi”

Luciano Bucci, ex vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici, lancia “Siamo Montevarchi”, definita “associazione civica di fatto, senza tessere, senza cariche, dove ognuno ha diritto di partecipazione e di espressione, nel solo interesse volto a perseguire il miglior sviluppo nella città dove viviamo”. Il varo del movimento nel giorno in cui divampano le polemiche dopo l’annuncio del sindaco Silvia Chiassai Martini del salvataggio da parte del Comune dell’antistadio. Risultato ottenuto grazie a un accordo bonario con la ditta appaltatrice dei lavori del Piuss che avrà un corrispettivo in denaro a saldo delle opere eseguite.
“Peccato che l’impresa sia inadempiente e la risoluzione del contratto è in danno del Comune”, ha tuonato proprio Luciano Bucci che nella scorsa primavera aveva impartito precise disposizioni ai tecnici del municipio “affinchè procedessero ai sensi del Codice degli Appalti, viste le reiterate inadempienze dell’impresa, nel riprendere e completare gli interventi”. L’avvertimento chiaro era che l’amministrazione non avrebbe subito passivamente il danno consistente, avviando tutte le procedure di legge” per il risarcimento. Secondo Bucci, l’intesa di liquidare all’appaltatore con accordo bonario il maturato è “roba da non credere” e “un danno gravissimo per il Comune” perchè l’azienda non ha concluso il cantiere nell’ovale (restano sulla carta l’illuminazione artistica e gran parte degli arredi) nè il complesso sportivo di Levanella, non inserito nel Piuss e senza scadenze di rendicontazione.
Durissima anche la critica di compensare come eseguito a regola d’arte e, quindi, collaudabile, il rifacimento delle vie Cennano e Marzia: “Basta percorrerle – afferma – per notare cedimenti diffusi nella pavimentazione. I soldi dei cittadini vanno spesi per opere pubbliche pienamente fruibili e durature e non per quelle che all’indomani della loro consegna, anzi, ancor prima, necessitano di manutenzione”.
Insomma, sarebbe una “vittoria di Pirro” perchè l’antistadio, bene indivisibile previsto in cambio dei lotti del Piuss e del campo sportivo di Levanella, non sarebbe stato comunque ceduto per la mancata realizzazione di quest’ultimo. Quanto accaduto è definito “intollerabile” e Bucci esprime massima fiducia nel Consiglio comunale perché tuteli l’interesse collettivo e “non avalli nella prossima seduta quello che il sindaco dà per scontato”. E a proposito dell’impianto di Levanella si scusa con i residenti della zona per il naufragio definitivo della speranza di veder giocare i ragazzi del quartiere in una struttura per la quale rammenta tutti si sono battuti a prescindere dalle appartenenze politiche.
Amaro il commento: “Non avrei mai creduto che si arrivasse a tanto, per di più per l’operato di un sindaco per la cui elezione ho speso ogni stilla di sudore e mi sono fatto il fegato marcio per 20 anni”. L’invito finale ai consiglieri comunali è a “dare risposte serie alla città. Non lasciate a chi non ha adempiuto ai patti contrattuali di andarsene da Montevarchi senza colpo ferire”.
Sulla questione è intervenuto anche Francesco Maria Grasso ricordando che “l’antistadio è sempre stato proprietà del Comune e non è mai uscito dalla sua disponibilità giuridica. Sarebbe stato corrispettivo di appalto a fine lavori del centro storico e a realizzazione conclusa del nuovo stadio di Levanella”. Opere, precisa, mai finite e neanche iniziate in alcune parti. Mai l’antistadio, quindi, “potrebbe essere disgiunto dalla proprietà ad oggi del Comune di Montevarchi”

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