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Dramma di Laterina. Il messaggio al piccolo Francesco di un medico del 118: “Scusa se non sono riuscito a fare il miracolo”

Non ha voluto tenere per se il dolore che ha provato nell’aver visto un bambino di soli 4 anni in fin di vita. Un bambino che poi sarebbe morto. Nonostante sia abituato, per il lavoro che svolge, a confrontarsi quasi quotidianamente con il dramma delle persone, il dottor Genc Kapxhiu, che lavora al Dipartimento Emergenza-Urgenza, Pronto Soccorso dell’Ospedale San Donato, Emergenza Sanitaria Territoriale, non si è dimenticato di questo terribile martedì.
E’ il medico che, insieme ad altri colleghi, ha soccorso per primo il piccolo Francesco, la madre e il camionista, dopo l’incidente di ieri sera a Castiglion Fibocchi. E lui rivive quei momenti attraverso un messaggio apparso sul suo profilo Facebook: ” Uno squillo, una chiamata che nessun operatore del 118 vorrebbe ricevere – racconta – : un grave incidente, il più piccolo è più grave..si parte con la speranza che non sia vero, con la preghiera che si sono sbagliati..poi ti rendi conto che tutto è vero…Per i genitori, sopravvivere ai propri figli è qualcosa di particolarmente straziante, che contraddice la natura elementare dei rapporti che danno senso alla famiglia stessa.
La perdita di un figlio – continua il medico – è come se fermasse il tempo: si apre una voragine che inghiotte il passato e anche il futuro. La morte, che si porta via il figlio piccolo è uno schiaffo alle promesse, ai doni e sacrifici d`amore gioiosamente consegnati alla vita che abbiamo fatto nascere…perdonami cucciolo se non ho potuto fare un miracolo…riposa in pace piccolo angelo….”

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