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“Pazienti parcheggiati da 2 giorni nelle barelle del Pronto Soccorso del Serristori”: nuova denuncia dei Cobas

Da oltre 2 giorni il Pronto Soccorso del Serristori è intasato da pazienti barellati in attesa di un posto letto: l’ennesima denuncia arriva nuovamente dai Cobas che definiscono la situazione “paradossale e vergognosa”. “L’azienda Usl Toscana Centro aveva a suo modo preparato un piano di risposta delle emergenze nei Pronto Soccorso in caso di epidemie influenzali, già oggetto di un’informativa nazionale da parte degli organi sanitari e ministeriali, prevedendo che il picco più alto dell’epidemia sarebbe stato durante il periodo delle festività – affermano i Cobas-. In tutta risposta l’Azienda predispone per il Serristori un piano di chiusura dei posti letto, già carente in tutto il periodo di attività sanitaria durante l’anno, sospendendo i 14 posti letto della week surgery e non accorgendosi che che la sub intensiva che volevano ridimensionare è anche essa intasata, in attesa da più di 2 mesi dei reintegro del posto letto soppresso nel rispetto della normativa sulla sicurezza per pazienti e lavoratori.”

“E così mentre la dirigenza è in riposo natalizio – tuonano i Cobas- gli infermieri, gli operatori sanitari e i medici sono costretti ad affrontare l’emergenza e a metterci la faccia di fronte a pazienti e familiari indignati per lo stato indecoroso di precarietà organizzativa che sono costretti a subire i cittadini.La situazione al Pronto Soccorso del Serristori e alle medicine sovraccaricate stipate di pazienti e in diminuizione di personale non è dovuto al caso – prosegue il sindacato – ma agli obiettivi che la sanità nazionale, la Regione e l’ Azienda perseguono da lungo tempo per ottenere risparmio e privatizzazione dei servizi .” I Cobas quindi chiedono l’aumento del personale , il rispetto dei diritti dei lavoratori ad operare in sicurezza e non esporsi a rischio clinico per stress lavoro correlato, il ripristino dei posti letto e una risposta concreta alla attuale situazione di emergenza che fornisca un’assistenza dignitosa agli utenti “parcheggiati” nelle barelle.

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