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Nuova scoperta archeologica a Terranuova Bracciolini. Affiorano reperti di epoca preistorica

Prima il mammuthus meridionalis riaffiorato al Tasso, adesso un concentrato di reperti di epoca preistorica. La nuova scoperta è venuta alla luce a Terranuova Bracciolini.
Durante i lavori per la costruzione della cassa di espansione sul Torrente Riofi sono stati scoperti i resti archeologici di epoca preistorica. Lo scavo, diretto dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Siena, Grosseto e Arezzo, sotto la responsabilità scientifica di Ursula Wierer, è iniziato da poche settimane.
Le operazioni, svolte dal personale della ditta ARA di Monteriggioni e coordinate da Prasildo Brilli, hanno messo in luce uno strato ricco di vestigia del passato che sembrano formare una zona di smaltimento di rifiuti.
Si tratta di frammenti di recipienti ceramici, strumenti in selce e rari resti ossei di animali insieme a carboni che sono probabilmente relativi a un vicino insediamento o a una singola abitazione.
In particolare le decorazioni presenti sui vasi ricordano le produzioni in uso all’inizio dell’età del Bronzo.
“Questa evidenza archeologica, la prima nel suo genere documentata – hanno ricordato Comune e Soprintendenza – e scavata nel Valdarno Superiore, attesta che anche le aree a bassa quota, nonostante fossero interessate dalle dinamiche fluviali e da frequenti eventi alluvionali come il basso corso del Riofi, erano sfruttate dalle comunità preistoriche, presumibilmente a fini agricoli e di allevamento”.

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