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La Bekaert dice no ad un consiglio comunale all’interno dello stabilimento. La richiesta era arrivata dai sindacati

La richiesta era arrivata il 3 maggio scorso dalle organizzazioni sindacali, che avevano chiesto alla massima istituzione cittadina di tenere un consiglio comunale all’interno dello stabilimento Bekaert di Figline. Una richiesta raccolta dai rappresentanti del parlamentino, ma non dai vertici dell’azienda, che nel corso di una telefonata con la sindaca Giulia Mugnai e la presidente Cristina Simoni, si è detta impossibilitata ad ospitare la seduta, pur comprendendo le motivazioni della richiesta.
“Anche se non sarà presso lo stabilimento – hanno commentato la sindaca e la presidente -, nelle prossime settimane promuoveremo comunque un consiglio comunale per affrontare le problematiche dell’azienda. Come abbiamo avuto modo di spiegare più volte anche presso i tavoli istituzionali convocati finora, è necessario mantenere alta l’attenzione. Ai lavoratori va la nostra piena vicinanza e la garanzia che ci adopereremo a loro tutela in ogni modo e in ogni sede”.
Il caso Bekaert è da tempo all’attenzione di Regione Toscana e Ministero dello Sviluppo economico, che periodicamente aggiornano le unità di crisi. L’ultima novità sul sito di Figline riguarda, il 30 aprile scorso, il mancato rinnovo del contratto a tempo determinato di 23 lavoratori.

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