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Cavriglia piange la morte di Libero Cuccuini, in arte “Il Cuccule”. Il ricordo del sindaco

“Tutti gli uomini muoiono, ma la morte di alcuni ha più peso del monte Tai e la morte di altri è più leggera di una piuma”. Con questa massima di Szuma Chien il sindaco di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti o Sanni ha salutato l’addio alla vita terrena di Libero Cuccuini, 96 anni, per i cavrigliesi “Il Cuccule”, morto questo week end. Un ricordo, quello del primo cittadino, legato anche alla storia della comunità. Libero, infatti, è stato minatore e cavatore di pietre a Grimoli. “Fu uno dei precursori de L’Eroica – ha sottolineato Sanni – , di cui è stato testimonial per molti anni. Spesso lo incontravi arrampicato, a più di ottant’anni, lungo la salita del Parco con la sua inseparabile vecchia “Bianchi”. Era inconfondibile, con la sua maglia di lana di Bartali e la sua bici con cambio su canna. Forgiato in miniera – ha aggiunto il sindaco nel suo ricordo – , il Cuccule ha sempre messo la sua incredibile energia anche a servizio della comunità. Come tutti i vecchi cavrigliesi la domenica ed i giorni di festa iniziava a faticare all’alba, ma durante la giornata lo incontravi sempre con la sua Ape “Dragonvill”, magari all’ingresso della Sagra della Lumaca ad attaccare coccarde in cambio di un contributo per sostenere la sua USD Cavriglia”.
Sanni ha poi ricordato un’altra grande passione del Cuccule, l’arte. A ottant’anni suonati, decise di vendere la sua casa storica per costruirne una nuova e per sentirsela più sua commissionò ad un’artista un dipinto che lo ritraesse insieme alla storica “Bianchi”. “La bici d’altronde, incarna il mito dell’uomo libero – ha concluso il primo cittadino – . Un mito che il Cuccule ha saputo incarnare durante la sua lunga vita!”.

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