Ancora un successo per il poeta figlinese Paolo Butti che, con il suo ultimo libro Nel fuoco vivo dell’Amore (Florence Art Edizioni, Firenze 2016), è risultato vincitore assoluto del prestigioso premio nazionale di poesia “La Gorgone d’Oro”, giunto alla diciottesima edizione, indetto e organizzato dal Centro di Cultura e Spiritualità Cristiana “Salvatore Zuppardo” di Gela, in Sicilia.
La cerimonia di premiazione si è svolta sabato scorso nel cineteatro “Antidoto” (Macchitella) di Gela, alla presenza di personalità del mondo della cultura, della politica e della chiesa.
La giuria, presieduta da Sarah Zappulla Muscarà e composta da Mons. Rino La Delfa, Maria Luisa Tozzi, Andrea Cassisi, Desirèe Alabiso ed Emanuele Zuppardo, ha decretato la vittoria dell’opera di Paolo Butti e nella motivazione si legge tra l’altro: «I passi proposti sotto spoglie poetiche sono letteralmente passaggi con cui la contemplazione della Parola fa incedere nell’ascolto dell’Immagine. È come se ciascun componimento fosse la stesura su tela, in questo caso il foglio, di un dipinto vergato dai colori della lettura interiore della Sacra Scrittura. Leggendo e rileggendo sembra guardare, non tanto l’azione, peraltro riferita solo nei titoli, quanto la verità intima dell’evento»
La premiazione del concorso poetico è stata seguita dall’assegnazione di riconoscimenti speciali, fra cui quello per il Teatro, per il Giornalismo e per la Pace.
Paolo Butti è nato e vive a Figline Valdarno. Laureato in Materie letterarie, è docente, autore di saggi e poeta. Collabora a varie riviste ed ha ricevuto per la sua attività importanti riconoscimenti da parte della critica.
Le opere La via della Croce (2007), Nel cuore della Madre (2010) e Nel fuoco vivo dell’Amore (2016) costituiscono una sorta di “trilogia” e sono state messe più volte in scena con successo in prestigiose sedi, fra cui la Basilica della SS. Annunziata e il Battistero di S. Giovanni a Firenze.
Nel cuore della Madre è stata inoltre inserita in concerti strumentali e vocali eseguiti nella Basilica dell’Abbazia di Vallombrosa (Reggello – Firenze).
Grazie ai testi di questa “trilogia” («un teatro in poesia», come lo ha definito Ernestina Pellegrini), Paolo Butti è conosciuto oggi a livello nazionale.
Ha composto anche la parte poetica dell’opera musicale, di autori vari, Il perfetto canto (2014) andata in scena in diverse realtà italiane.