Cerca
Close this search box.

Orienteoccidente: cala il sipario sul Festival delle culture e musiche migranti

Cala il sipario sulla XIV edizione del Festival Orientoccidente. Una manifestazione di successo che in poco più di 40 giorni ha proposto oltre trenta appuntamenti, fra concerti, reading, film e incontri (tutti a ingresso gratuito) nelle piazze principali e in luoghi insoliti e suggestivi del Valdarno aretino e fiorentino, ospitando spesso artisti di profilo internazionale e riscuotendo ovunque il gradimento del pubblico.
Una iniziativa itinerante che è riuscita a coinvolgere le amministrazioni comunali di San Giovanni. Terranuova, Loro Ciuffenna, Pontassieve, Cavriglia, Reggello, Bucine, a ottenere il patrocinio di Figline e Incisa, Castelfranco Piandiscò, Provincia di Arezzo e Città Metropolitana di Firenze e il sostegno di Regione Toscana.
Sono state 18 le differenti sedi degli eventi di un cartello che ha visto confermare anche importanti collaborazioni con associazioni culturali, altre consolidate rassegne e si è avvalso del contributo di sponsor collaudati come le sezioni soci di Unicoop Firenze di Montevarchi, San Giovanni, Figline/Rignano sull’Arno e Valdisieve; Publiacqua; Banca del Valdarno Credito Cooperativo; Estra Coingas; Betadue Onlus. E ancora Arci, Materiali Sonori, Ulli Ulli, Brahmas Strumenti Musicali.
“Questa potrebbe essere una delle ultime edizioni – ha dichiarato Giampiero Bigazzi, ideatore del Festival – e siamo orgogliosi di aver confermato, in una situazione culturalmente non proprio facile (diciamo così…), la missione di una manifestazione che si chiama Orientoccidente (e in questo nome c’è tutta l’idea di apertura, di superamento dei confini di qualsiasi tipo) e quindi il proponimento di raccontare culture e musiche migranti”.

Articoli correlati